REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – La serata cupa dell’Olimpico, con la festa per il rinnovo di Pjanic guastata dal silenzio lugubre degliultrà e dagli striscioni – uno marchiato da punto esclamativo a forma di fascio littorio – per Daniele De Santis, l’uomo che avrebbe sparato al tifoso napoletano Ciro Esposito, alza l’allarme sulla tifoseria romanista. Da subito, e per il futuro. Il segnale è stato netto, perché una curva intera (anzi, due) si è schierata a difesa dell’amico, arrestato per tentato omicidio, dichiarando guerra ai napoletani ritenuti “infami”. Un guanto di sfida che non solo Napoli, ma le tifoserie di tutta Italia sono pronte a raccogliere.
Il silenzio gelido e solidale per “Daniele” della curva sud – con minacce ai romanisti che provavano a interromperlo per tifare – e quello altrettanto freddo delle istituzioni in tribuna, a cominciare dal presidente del Coni, Malagò, che nonostante lo spettacolo avvilente e schizofrenico perpetrato sotto i suoi occhi non ha ritenuto giusto prendere posizione, stigmatizzare, il comportamento di quei “tifosi”. Ma la ferita dell’Olimpico, risposta a quella decisamente più dolorosa di una settimana prima per la finale di Coppa Italia, apre un nuovo fronte con ampi rischi di ritorsioni da parte di altre tifoserie. A partire dadomenica prossima a Genova: la sud romanista ha difeso un ultrà che (dicono i testimoni) ha sparato. Gesto considerato “infame” nella cultura ultras. E secondo fonti qualificate i genoani, gemellati con i napoletani, hanno pronta un’accoglienza feroce. La stessa che – è il timore di chi conosce gli ambienti ultras – potrebbe essere riservata ai supporter giallorossi in tutta Italia nella prossima stagione. Anche per questo i vertici delle forze dell’ordine si aspettavano, nei giorni scorsi, una presa di distanza dei romanisti dal gesto dell’amico. Che non è arrivata, anzi: ora si teme lo scatenarsi di una guerra anti-romanista da parte delle tifoserie organizzate.
Ogni trasferta una partita a rischio incidenti, ogni match all’Olimpico l’occasione per un viaggio punitivo. Senza pensare a cosa rappresenteranno Roma-Napoli e Napoli-Roma nella prossima stagione. Il San Paolo ha preso una posizione forte. E in ambienti ministeriali c’è già chi ventila l‘ipotesi di gare senza tifosi ospiti, se non addirittura a porte chiuse, tra i due club. Ma il problema, con il ritorno della Roma in Champions, rischia di essere ormai esteso come un virus in tutta Europa: nel weekend i tifosi del Borussia Dortmund hanno esposto messaggi, oltre che per Speziale, anche in favore di Genny ‘a Carogna e di Ciro Esposito, il ragazzo ferito dal colpo di pistola, con scritto “Ciro non mollare mai”. Striscione analogo a quello mostrato dagli ultras del Bayern: espliciti messaggi di vicinanza alla tifoseria del Napoli. Che allargano all’Europa del calcio l’allarme anti-romanista.