Il Tempo (L. Pes) – Una cura che funziona. Dall’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma i giallorossi, sconfitta con l’Inter a parte (che comunque ha mostrato una squadra viva e propositiva) hanno raccolto risultati positivi e prestazioni incoraggianti. L’ultima giovedì pomeriggio a Rotterdam dove la Roma ha raccolto un pareggio in casa del Feyenoord nell’andata dei playoff di Europa League.
In Olanda la squadra di DDR ha ritrovato certezze anche in trasferta in campo europeo, dove spesso ha faticato ritrovandosi costretta a puntare tutto sui match dell’Olimpico. In più ci sono i miglioramenti dei singoli a porre l’attenzione sulla convalescenza romanista. Primo tra i calciatori in copertina è certamente Leandro Paredes. Tra i migliori al De Kuip, l’argentino ha trovato (o forse ritrovato) una centralità e un’importanza tattica che forse nella sua seconda esperienza nella Capitale non aveva mai avuto.
È lui la mente che orchestra la manovra giallorossa, che detta i tempi e disegna le geometrie. Molto più coinvolto e partecipe rispetto al passato: cercato spesso dai compagni e più arretrato quando c’è da avviare l’azione. Sta aggiungendo al suo repertorio fase di schermatura e interdizione che Daniele aveva come marchio di fabbrica e che ora sta cercando di trasferire al numero sedici, scelta non casuale (ebbe la benedizione dell’ex capitano).