Il Messaggero (A. Angeloni) – La Roma si inchina davanti agli imbattuti e, a questo punto, anche imbattibili. E, dopo il 2-0 subito all’Olimpico dal Bayer, la finale di Dublino è una chimera, anche se tra una settimana si giocherà il ritorno alla BayArena, ma lì servirà un’impresa, che da questa squadra, con in mezzo l’impegno fondamentale contro la Juve in campionato, non si può pretendere. Imbattibili, i tedeschi, almeno per la squadra di De Rossi, arrivata a questo punto della stagione con il fiato corto e con idee esaurite e, quelle poche, anche confuse. Il cuore stavolta non basta. Il Leverkusen mostra il suo lato migliore: squadra di qualità, agile, dinamica, sempre in equilibrio. La Roma è il contrario: poche idee, poca forza e, stavolta, i tanti errori commessi vengono pagati a caro prezzo . Su tutti quello di Karsdorp, che avvia il successo del Bayer, ma non è lui l’unico responsabile di questo crollo inatteso. A DDR sono mancati i migliori, Dybala, Pellegrini, ElSha, Smalling, Lukaku, gente che ha la differenza nei piedi e nella testa. Si interrompe un sogno, dopo una lunga, e meravigliosa, cavalcata. E si interrompe all’Olimpico, dove la Roma non perdeva dall’ottobre del 2022, sfida col Betis.