L’Italia a caccia dell’impresa

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Il Tempo (G. Baldinacci) – L’Italia perde i pezzi ma è pronta per la sfida contro la Croazia, in scena stasera allo stadio Poljud di Spalato (ore 20.45, diretta Rai 1), valida per le qualificazioni a Euro 2016. Una partita decisiva per il girone H, non solo per il primato: i croati guardano dall’alto la classifica con 13 punti, gli Azzurri due distanze più dietro. Occhio alla Norvegia (due punti in meno) che affronta in contemporanea l’Azerbaijan. A un appuntamento così, la nazionale del ct Conte arriva senza alcuni dei suoi pezzi pregiati. Niente da fare per Verratti. Ieri mattina il centrocampista del Psg ha lasciato il ritiro di Coverciano per uno stiramento al polpaccio sinistro, out anche per l’amichevole contro il Portogallo martedì a Ginevra. Ma nella lista dei 23 convocati consegnata alla Uefa non c’è nemmeno De Rossi, che nell’ultimo allenamento ha rimediato una contusione alla coscia sinistra: gli esami strumentali hanno escluso qualsiasi lesione, il centrocampista della Roma è comunque partito con la squadra alla volta di Spalato.

La formazione azzurra che affronterà la Croazia dunque è decisa, Conte punterà sulle maggiori sicurezze che sa garantirgli il 4-3-3. Confermato il blocco Juventus, nonostante le assenze di Barzagli e Chiellini; recuperati Marchisio e Pirlo, Buffon sarà tra i pali dopo il fastidio al gomito sinistro degli ultimi giorni: «Hanno recuperato dopo la finale di Champions, sono forti e hanno grande mentalità. Archiviata la sconfitta con il Barcellona, pensano solo alla Croazia – ha sottolineato il ct Conte – Un addio di Pirlo alla nazionale? Vedremo se e quando succederà, poi affronteremo la situazione». Al centro della difesa Bonucci sarà affiancato da Astori, sulle fasce Darmian e De Silvestri. A centrocampo promosso titolare Parolo, i due bianconeri a completare il reparto. Restano a guardare, almeno dal primo minuto, Soriano e Bertolacci.

A guidare l’attacco ci sarà Pellè, nel tridente insieme a Candreva ed El Shaarawy: il Faraone torna in azzurro dopo sette mesi e un brutto infortunio, la sua ultima apparizione era stata proprio nella partita d’andata contro la Croazia. Era il 16 novembre scorso, l’Italia impatta sull’1-1. Curiosità, la nazionale è ancora imbattuta nell’era Conte, tra gare ufficiali e amichevoli, con 5 vittorie e 3 pareggi: «È una sfida tra le due squadre più accreditate nel girone a passare il turno, poi c’è il terzo incomodo che è la Norvegia – ha spiegato il ct azzurro alla vigilia – Affronteremo un avversario molto forte, che ha già dimostrato il suo valore all’andata di San Siro: in quella partita poteva succedere di tutto, potevano vincere loro o riuscirci noi, alla fine abbiamo pareggiato. Il modulo? Conta poco, nonostante i tanti infortuni abbiamo preparato la gara nel modo giusto. Il compito dell’allenatore è mettere in campo i migliori».

L’Italia si gioca gran parte della qualificazione nello stadio Poljud a porte chiuse, dopo la squalifica per comportamento razzista dei tifosi croati: «Sarà un vantaggio per chi vincerà. Ma penalizza entrambe, ci sarà silenzio».

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