Corriere della Sera (G. Piacentini) – In principio fu Lorenzo Pellegrini (che ieri ha compiuto 27 anni), poi è toccato a Mancini, seguito da Smalling e Matic, ieri è stata la volta di Bryan Cristante e il prossimo sarà El Shaarawy. Da quando siede sulla panchina della Roma, José Mourinho ha contribuito a far blindare dalla società i suoi “capitani“, gli uomini di fiducia che fanno parte del cerchio magico che lo Special One ha creato in ogni squadra che ha allenato.
Ieri è arrivata l’ufficialità dell’accordo, trovato da mesi, con Cristante: prolungamento fino al 30 giugno 2027 con un leggero ritocco dell’ingaggio, che sale a 2,8 milioni a stagione più bonus. Una mossa strategica per ridurre i costi di ammortamento del cartellino e importante tecnicamente, visto che Cristante è stato uno dei fedelissimi di Mou, convincendo anche i più scettici. Il primo a pronosticare per lui un grande futuro fu Daniele De Rossi, che nel giorno del suo addio alla Roma disse che avrebbe voluto tanti Cristante in campo.
“Ho sempre ringraziato Daniele – le parole di Bryan – per quelle parole: è stato un grandissimo onore iniziare qui il mio percorso con lui, anche se solo per un anno. Mi rivedo in quelle parole: sono un ragazzo che dà sempre tutto e cerco di fare il mio meglio. Rispetto al 2018 sono cresciuto sotto tutti i punti di vista: sono diventato più uomo, un papà, un giocatore con più esperienza. Adesso voglio continuare su questa strada fino al 2027″.