AS Roma Match Program – Presentare una gara con l’ex di turno non è mai una cosa banale; è inutile negare che per un calciatore giocare contro la squadra dove ha vissuto una o più stagioni è tutta un’altra cosa. In questo caso tra Bryan Cristante e l’Atalanta il legame è ancora più forte. Proprio ai nerazzurri il centrocampista ha realizzato il primo gol in Serie A, nella stagione 2013-2014, quando giocava nel Milan. E proprio contro l’Atalanta potrebbe fare l’esordio davanti ai nuovi sostenitori: “Non vedo l’ora di assaporarmi i tifosi della Roma…”.
Partiamo dalla fine, contro il Torino i primi tre punti della stagione. Una vittoria sudata, arrivata con un gol negli ultimi minuti.
“Siamo riusciti a vincere la prima partita ufficiale, la prima di campionato, ed è sempre importante. È bello partire con il piede giusto. È stata una partita sudata, come tutte le gare di Serie A, ma certo le prime sono ancora più difficili”.
Subentrato nella ripresa è riuscito a dare il suo contributo subito. Che sensazioni ha provato all’esordio con la maglia della Roma?
“Le sensazioni sono state buone. Sono entrato nel secondo tempo e sono riuscito a dare il mio contributo. Siamo andati in gol nel finale, ma si è già visto che la squadra sta un po’ alla volta prendendo un’identità e stiamo imparando a giocare insieme”.
A che punto è il suo ambientamento nella Roma dopo due mesi di intenso lavoro?
“Sono a buon punto, ho avuto la fortuna di entrare a far parte di un bel gruppo che dal primo giorno mi ha dato una mano per farmi ambientare. È stato molto facile, e adesso che iniziano le partite il mio inserimento con i compagni sarà ancora più veloce, più naturale”.
Il tecnico Di Francesco le chiede qualche movimento specifico sul campo?
“Il mister chiede a tutti noi di fare il suo gioco, cerca di spiegarci le sue idee. Vuole che si giochi molto la palla, pressione alta… Insomma il suo è un calcio moderno”.
Dando uno sguardo alla prima giornata di campionato, tutte le grandi hanno faticato. Come mai?
“Il campionato italiano è difficile, sia che hai di fronte la prima o l’ultima in classifica. Nessuna gara, nessun avversario è facile. Inoltre nei primi incontri della stagione tutto è ancora più difficile, ci sono ancora i grandi caldi e le squadre non hanno ancora raggiunto il 100% di affinità tra di loro e la condizione non è al meglio. Però piano piano le cose vanno migliorando”.
Alla prima in casa all’Olimpico arriva l’Atalanta. Sarà una gara diversa per lei?
“Certo sarà una gara diversa dalle altre, incontrerò i miei compagni con i quali ho giocato per due anni. Con loro ho avuto un buon rapporto, insieme abbiamo giocato ottimi campionati, siamo stati impegnati in Europa. Insomma ritrovo degli amici!”.
Monchi in conferenza stampa la ha definita il miglior centrocampista della scorsa stagione, che esperienza è stata in maglia nerazzurra? Quanto ha influenzato Gasperini nel suo percorso di crescita?
“L’anno e mezzo vissuto a Bergamo è stata un’ottima esperienza, da tutti i punti di vista. Ho trovato un bel gruppo e mi sono fatto delle ottime amicizie. Soprattutto a livello calcistico mi sono tolto tante soddisfazioni, grazie alla piazza, alla società e molto devo anche a mister Gasperini”.
Sono arrivati dei giocatori nuovi, ma lo zoccolo duro dell’Atalanta è sempre lo stesso. a quale giocatore dovrà fare particolare attenzione la Roma? Quali sono i punti di forza del gruppo atalantino?
“Il giocatore da tenere più sott’occhio è sicuramente il “Papu” Gomez. Lì davanti se sta bene può mettere in difficolta chiunque, certamente può fare la differenza”.
Hanno il vantaggio di aver iniziato la stagione ufficiale prima degli altri. Sarà una difficoltà in più, soprattutto dal punto di vista atletico?
“Atleticamente sicuramente hanno un bel po’ di partite sulle gambe, hanno già il ritmo gara. Hanno avuto il tempo di provare dei movimenti e di trovare quella affinità che si acquisisce mano a mano, giocando. Loro, avendo giocato qualche partita in più, sicuramente qualche vantaggio lo hanno”.
Roma-Atalanta sarà anche la prima davanti ai suoi nuovi tifosi. È curioso di scoprire l’affetto dell’Olimpico?
“Non vedo l’ora. Ho sempre vissuto l’Olimpico da avversario e non vedo l’ora di “assaporarmi” i tifosi”.
Prima di salutarci, ora che la prima è andata bene, secondo lei, dove lei può arrivare la Roma?
“La Roma può fare un grande campionato, come ha sempre fatto negli ultimi anni. Può e deve lottare per le prime posizioni. Dobbiamo solo pensare a continuare nel lavoro come stiamo facendo in questo periodo, giocare come abbiamo fatto domenica, mettendo tutto in campo. Se continuiamo su questa strada sicuramente potremmo toglierci delle belle soddisfazioni”.