Il Messaggero (G. Lengua) – Bryan Cristante non ha solo segnato il gol che rimette la Roma in corsa Champions, ma ha anche regalato una speranza. Ha riacceso la luce dopo la sconfitta con il Bologna ed evitato che l’umore della squadra calasse in maniera pericolosa. Ora la gara contro il Napoli assume un significato importantissimo in ottica europea. Se prima dei 18 minuti più recupero di Udine c’era la possibilità di fare turnover al Maradona, adesso De Rossi se la giocherà per blindare il quinto il posto e tentare il tutto e per tutto in semifinale contro il Bayer Leverkusen.
Un leader indiscusso della squadra, il più utilizzato della rosa in questa stagione (3913′) e per un periodo quello con il più alto minutaggio in tutta la Serie A. Mourinho in lui aveva piena fiducia, lo ha utilizzato sempre: come centrocampista, ma anche come difensore nei momenti d’e-mergenza. Lui non ha mai fatto una piega, anche quando avrebbe potuto dire qualcosa sulla gestione dello Special dopo l’esonero. Ha preferito dare forza alla decisione della proprietà di eleggere De Rossi tecnico: “Sembrava una scelta azzardata, ma si sta rivelando quella giusta”. Parole pronunciate due mesi fa, ma che mai come oggi suonano attuali. Insomma, è una garanzia totale grazie alla sua intelligenza tattica, migliorata nel corso degli anni, e alla sua forma fisica. Di 32 partite partita di Serie A, le ha giocate tutte titolare eccetto quella con il Verona per squalifica. Indispensabile.