Victor Ibarbo, penultimo acquisto giallorosso – l’ultimo, Nicolàs Spolli, sarà presentato oggi – alla sua prima conferenza stampa da romanista era di pessimo umore. Il motivo? Un risentimento muscolare al polpaccio già infortunato a Cagliari, accusato durante l’allenamento di ieri; una ricaduta la cui entità sarà valutata nelle prossime ore con un’ecografia che stabilirà i tempi di recupero per il colombiano, che deve abbandonare l’idea di giocare domenica nel suo vecchio stadio e contro i suoi ex compagni. Si teme lo stop di un mese. Una tegola, l’ennesima, per Rudi Garcia, che forzando un po’ la mano gli aveva concesso uno spezzone di partita contro la Fiorentina dopo un confronto con il giocatore e con lo staff medico. Nel corso delle visite mediche, infatti, era emerso un problema al tendine rotuleo del quale la Roma non era a conoscenza, e che aveva costretto Ibarbo ad un consulto a Barcellona con il professor Cugat, il medico che in passato aveva visitato anche Mattia Destro. Un altro controllo era previsto oggi, ma è stato rimandato alla prossima settimana. Ibarbo ha provato a fare chiarezza sulle sue condizioni: «Se a Cagliari pensano – le sue parole – che abbia finto un infortunio diplomatico per ottenere il trasferimento alla Roma è un problema loro. Mi sono fermato per il problema al tendine rotuleo, sono andato in Spagna e il medico mi ha dato un mese di stop: l’obiettivo, quando ancora giocavo con il Cagliari, era rientrare in campo proprio contro la Roma. Non è vero che contro la Fiorentina ho giocato contro il parere dei medici: ho parlato con il mister e gli ho detto che mi sentivo bene». Il colombiano è arrivato per dare una mano, in una squadra in cui nel reparto offensivo la concorrenza è alta. Ibarbo non ha paura di doversi sporcare le mani: «Sono qui per vincere tutto quello che è possibile, voglio dare tutto. Mi hanno preso come attaccante esterno, ma se il mister ha bisogno di una punta centrale ne parlerò con lui, anche se non segno tanto, preferisco lavorare per i compagni. Il sogno per qualsiasi calciatore è quello di giocare in una squadra così grande, avendo come compagno una leggenda come Francesco Totti. Cercherò di sfruttare al meglio questa occasione». Trova una squadra in evidente difficoltà: «Abbiamo giocatori infortunati e altri in nazionale, per ora è così, ma dobbiamo riuscire ad andare avanti. Io voglio dare il mio contributo perché ho fatto tanto per arrivare in un grande club, adesso sono pronto per questa avventura». La sua assenza a Cagliari probabilmente costringerà Garcia a rivedere il modulo, per mancanza di attaccanti: Florenzi è squalificato (come Manolas), Iturbe è infortunato, Gervinho e Doumbia sono in nazionale, rimangono solamente Totti e Ljajic ed entrambi avrebbero bisogno di riposare, se ce ne fosse la possibilità. Probabile l’avanzamento di Pjanic e l’inserimento a centrocampo di Paredes («La Roma ha sfruttato l’opzione d’acquisto», le parole del presidente del Boca Juniors) al fianco di Nainggolan e Keita. In difesa rientrerà Cholevas, con Torosidis in vantaggio su Maicon sulla fascia destra
Corriere della Sera – G. Piacentini