Pagine Romaniste (G.Conflitti) – E alla fine arriva Cragno. Dopo l’Oscar a Stefano Sorrentino del Chievo Verona come miglior film d’animazione per le parata in stile Holly e Benji contro la Roma, il numero 28 del Cagliari si aggiudica il Guanto d’Oro come primo portiere ad aver neutralizzato un calcio di rigore a Diego Perotti.
L’argentino è al suo secondo errore in carriera dagli undici metri su tredici conclusioni complessive con la maglia della Roma. E pensare che le prime dieci si erano concluse sempre nello stesso modo: col pallone dentro la porta avversaria. A interrompere la striscia positiva è il palo destro della porta sotto la Curva Sud, che lo scorso 23 settembre impedì all’argentino di segnare il gol del 4-0 contro l’Udinese. Con le logiche di un destino che solo il calcio conosce, la serie infallibile era iniziata 13 mesi prima proprio contro i friulani all’esordio in campionato.
Le occasioni di riscattare l’errore arrivano nelle settimane successive, contro Crotone e Lazio. In entrambe le occasioni, Perotti non tradisce le aspettative e regala due gol che valgono sei punti per Di Francesco e la sua squadra. La striscia questa volta dura meno di due mesi. All’Olimpico c’è il Cagliari di Lopez. Il VAR corregge Damato e assegna il primo rigore della storia della Roma nell’era della tecnologia, l’estroso attaccante giallorosso si presenta dagli undici metri ma Cragno si distende e – nei panni di un nuovo Armstrong del pallone – diventa il primo portiere a neutralizzare una conclusione dell’argentino. C’è spazio anche per il primo gol convalidato alla Roma grazie all’ausilio del VAR. Fazio la tocca di pancia, forse con un braccio, e la butta dentro su calcio di punizione di Kolarov. L’Olimpico esplode ma suda freddo. L’arbitro controlla e convalida. In campo c’è tensione ma alla fine i tre punti li portano a casa i giallorossi. Un finale da thriller sotto l’albero.