Gazzetta.it (I. Iandiorio) – Dimissioni annunciate dell’allenatore, litigi interni, casi di Covid-19 e infortuni: il Cluj, prossimo avversario della Roma in Europa League, con la gara in programma domani alle ore 18:55 allo Stadio Olimpico, è una squadra sull’orlo di una crisi di nervi. Nel campionato romeno, dopo 9 giornate, sono al terzo posto in classifica a -9 dall’Universitatea Craiova capolista al momento. Per quel che riguarda il gruppo A di Europa League, invece, il Cluj è primo a quota quattro punti, insieme proprio alla Roma. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della rabbia in casa Cluj è stata l’ultima gara di campionato, persa domenica scorsa in casa per 2 a 1 contro il Gaz Metan Medias. La sconfitta, la prima della stagione dopo 15 partite disputate, ha scatenato le ire dell’allenatore del Cluj Dan Petrescu, che si è infuriato per l’arbitraggio. Il tecnico ha addirittura annunciato che il match della Capitale sarà l’ultimo per lui sulla panchina del Cluj, prima delle dimissioni già annunciate: “Non voglio restare, parto dopo la partita con la Roma. Voglio una pausa, non ne posso più. Non è solo per colpa degli arbitri. Arriverà qualcun altro, non ne posso più, voglio riposarmi. Non posso allenare più qui, cosa posso fare?”. La stampa di Bucarest però suggerisce che dietro questo nervosismo ci sia un’offerta milionaria di un club arabo, che vorrebbe ingaggiare al più presto Petrescu. A questo va aggiunta l’emergenza in difesa: oltre a Paulo Vinicius e Cestor, indisponibili da tempo per infortunio, all’Olimpico mancherà anche Andrei Burca, risultato positivo al Covid-19, portando il tecnico ad avere un solo centrale a disposizione per la trasferta italiana. Il Cluj, comunque, rimane un avversario temibile: la buona tenuta difensiva, le capacità realizzative di Rondon in avanti e i tre ragazzi cresciuti in Italia (Debeljuh, Damian Djokovic e Vojtus).