La Gazzetta dello Sport (D. Stoppini) – Un viaggio unico, perché il trasporto di scatoloni con 70 mila pagine di progetto non è stato logisticamente semplice. Così la Roma ha raddoppiato, consegnando negli uffici del Comune prima e in Regione poi tutti i faldoni del dossier Tor di Valle. Il Campidoglio li ha ufficialmente ricevuti, con tanto di timbro, alla presenza del d.g. del club, Mauro Baldissoni, che poi ha incontrato il commissario Francesco Paolo Tronca: il passaggio è tecnico, il Comune dovrà infatti verificare che le modifiche richieste al momento della concessione della pubblica utilità – ormai un anno e mezzo fa – sono state realmente apportate.
Se così sarà – potrebbe essere necessario un mese di tempo –, il progetto Tor di Valle passerà allo step decisivo, la Conferenza dei servizi della Regione, che avrà 180 giorni di tempo per esprimere il parere. «Questo è un giorno importante – ha detto James Pallotta –, è stato fatto un lavoro incredibile, vogliamo costruire uno stadio di cui Roma potrà andare fiera». La prima pietra? A Boston/Trigoria sperano all’inizio del 2017. Nell’attesa il club ha coinvolto i propri tifosi, in particolare gli abbonati, invitandoli a un focus group per approfondire tutti gli aspetti del progetto e recepire idee e preferenze. L’incontro si terrà martedì prossimo, non c’è più posto per uno spillo. Chissà quando sarà operativo, ma Tor di Valle è già virtualmente tutto esaurito.