Corriere Dell Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma è una macchina da gol. Ha il miglior attacco del campionato (con quattro reti in più della Juve, che è seconda), è la squadra che dopo lo Shakhtar Donetsk ha segnato di più anche in Europa League. Dal campionato 1934-35 la Roma non segnava così tanto. Neppure nelle stagioni dei tre scudetti della sua storia. Spalletti punterà sulla sua forza offensiva anche nel derby. Sono tanti trentatrè gol in 14 giornate di campionato, un primato che la Roma è riuscita a eguagliare dopo ottantadue anni. La squadra giallorossa ha segnato venti gol su azione. Solo il Torino ha fatto meglio, con ventiquattro reti. Altri otto gol sono arrivati su calci di rigore, con il cento per cento di realizzazioni. E’ di gran lunga la squadra che ha tirato di più dagli undici metri. Dietro i giallorossi c’è il Torino, con cinque penalty a favore. Si tratta delle due squadre che stanno di più nell’area avversaria, quelle che esprimono il calcio più offensivo della serie A.
LA PIÙ OFFENSIVA – La forza della Roma è nella fase offensiva. La squadra di Spalletti domina in tutte le statistiche relative alla manovra offensiva in Serie A. E’ la prima della classe nella classifica dei gol segnati, ma anche in quella relativa al maggior numero di tiri verso la porta avversaria: 261, ben 25 più dei bianconeri, 15 in più rispetto al Napoli e 7 sopra l’Inter, salita al secondo posto in questa statistica. La qualità del gioco offensivo porta la Roma a scoprirsi e ad avere una difesa abbastanza vulnerabile, ma è anche la squadra con il maggior numero di palloni giocati all’interno dell’area di rigore avversaria. I giallorossi sono entrati nell’area degli avversari 429 volte, l’Inter, che insegue anche in questa classifica, ha creato 382 occasioni. Evidente il divario con il Milan, che ha appena 265 palloni giocati in area di rigore.
ATTACCANTI PRECISI – E’ naturale che con questa mole di gioco offensivo la Roma detenga anche il record dei tiri effettuati all’interno dell’area di rigore, 168, con le avversarie molto distanziate. E anche nei tiri nello specchio della porta la Roma è la migliore: 91, con una percentuale realizzativa del 36,3%. Questo significa che i suoi attaccanti sono abbastanza precisi. Lo sono anche per i tiri nello specchio della porta da dentro l’area di rigore (75). Dei 33 gol realizzati, 31 sono arrivati proprio da dentro l’area di rigore: fanno eccezione il pallonetto di Dzeko contro il Crotone e la punizione di Paredes contro il Palermo.
NIENTE PALLE INATTIVE – La squadra di Spalletti cerca sempre di arrivare in porta con la manovra, senza affidarsi troppo alle palle inattive, dove prevale la Lazio. L’unico dato “offensivo” nel quale la Roma non eccelle è quello dei dribbling riusciti: Salah e compagni sono riusciti a liberarsi della marcatura avversaria per 142 volte, tre squadre sono riuscite a fare meglio. Si tratta di Inter (158), Atalanta (149) ed Empoli (147), con la Roma al quarto posto di questa classifica. La Roma è nelle retrovie anche nella classifica dei gol di testa. Solo due al suo attivo, mentre la Lazio con sette è la specialista nel gioco aereo. Se la Roma riuscirà a sistemare la difesa potrà sfruttare meglio il suo potenziale offensivo. Quando rientreranno gli infortunati il compito di Spalletti sarà agevolato e il reparto arretrato sarà più protetto. Alla Roma non basta un gol di vantaggio per essere sicura di poter portare a casa i tre punti. Anche contro il Pescara ha sofferto e ha rischiato di essere rimontata. Su questo bisognerà lavorare per provare a insidiare la Juventus nella corsa allo scudetto.