Leggo (F.Balzani) – Tra Milano e Parigi con un solo obiettivo: vendere Dzeko e ottenere una adeguata contropartita. Una impresa dura che ieri ha vissuto una puntata fondamentale proprio all’ombra del Duomo. Il bosniaco si è allenato ancora parte e non sarà convocato col Verona. Una rottura che appare insanabile quella con Fonseca. Per questo ieri Tiago Pinto è volato a Milano da Ausilio per proporre all’Inter uno scambio in prestito con Alexis Sanchez trovando il pieno appoggio di Conte che insegue Edin dai tempi del Chelsea e che lo vede bene (e ci mancherebbe) al fianco di Lukaku o Lautaro. Gli ostacoli non mancano ma possono essere superati. Stipendi identici come netto (7 milioni), ma quelli lordi sono differenti in virtù del regime agevolato per gli impatriati negli ultimi due anni. Regime di tassazione al 50% del quale gode El Nino Maravilla ma non il bosniaco. La spesa eventuale dell’Inter, quindi, non sarebbe a zero. E Suning non intende spendere un euro a meno che la Roma non collabori al pagamento dello stipendio con la mediazione dell’agente Lucci. Lo stesso che ha portato Kolarov a Milano. La soluzione, a metà, potrebbe trovarsi oggi.
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Qualche ora prima altro colloquio col Psg per uno scambio di prestiti con Icardi. Fredda la risposta di Leonardo anche perché l’ex interista sta trovando spazio con Pochettino. Da Parigi hanno replicato chiedendo Pellegrini. I Friedkin hanno alzato il muro: Lorenzo non si muove. Quasi impossibile trovare un’intesa in 4 giorni. Qualche ora dopo indizio social con il retweet di Dzeko contenete la frase: “E’ tempo di conquistare un altro campionato”.