Sì, Osvaldo. Stavolta l’ha decisa lui, dopo solo tre minuti. Un gol bello e importante, perché regala alla Roma tre punti che tengono vive e anzi rilanciano le speranze europee della squadra di Luis Enrique.
Tra due giorni sarebbero stati tre mesi di digiuno: il riferimento è il 21 dicembre dello scorso anno, quando la Roma passò sul campo del Bologna per 2-0. In quell’occasione arrivò l’ultima doppia vittoria dei giallorossi e allo stesso tempo l’ultimo centro dell’attaccante italoargentino. E ieri proprio Osvaldo è tornato al gol, e con lui la Roma ha bissato il successo ottenuto dieci giorni fa a Palermo. Per ora Luis Enrique e i suoi sono sesti: il piazzamento potrebbe già valere l’Europa League, qualora il Napoli domani sera riuscisse a superare il Siena e a qualificarsi per la finale di Coppa Italia. Non solo, però. Perché anche la zona Champions è lì, a sole quattro lunghezze. Il problema, in questo caso, è che la Roma non fa la corsa solo sulla Lazio, terza, ma anche su Napoli e Udinese, quarte a pari merito a più tre sui giallorossi. (…)
GOL – E così Osvaldo è tornato a segnare. Otto gol in campionato, secondo miglior cannoniere romanista dopo Borini (è a quota 10, 9 in A e 1 in Coppa Italia). Un bel giochino davvero, che fai solo se hai grande tecnica e proprietà di palleggio. Il numero nove giallorosso ha addomesticato il passaggio di Greco d’esterno, con il destro, ha guadagnato spazio sui difensori rientrando e ha scaricato a rete: il rasoterra è stato imprendibile per Frey. Poco dopo ci ha riprovato, stesso copione, con minore fortuna. E poi una gara fatta di sostanza, continuità, corsa e sacrificio in fase difensiva. E’ stato uno dei migliori Osvaldo. Che spera così di aiutare la Roma a salire ancora più su e, anche, concludere la stagione con le prestazioni che gli possono valere la chiamata di Prandelli per il prossimo europeo di giugno, in Polonia e Ucraina: «Sarebbe un sogno» . A fine partita, Osvaldo conferma di credere alla Champions. Carica la Roma, attraverso una battuta: «Il terzo posto? E certo che ci credo, altrimenti me ne tornavo a casa in Argentina… Manca ancora tanto, ce la possiamo fare» .
VITTORIA – Osvaldo mette gli interessi della squadra prima dei suoi personali: «Ci tenevo a segnare e a tornare al gol, ma l’importante era vincere. Volevamo fortemente questi tre punti. Con il passare del tempo stiamo trovando maggiore equilibrio» . La Roma vince ancora 1-0, soffrendo, come era accaduto a Palermo. Strano per una squadra che dovrebbe puntare tutto sulla fase offensiva e fare un gol in più degli avversari. Luis Enrique nelle ultime settimane ha insistito soprattutto su due punti: maggiore concretezza in avanti, perché con un solo gol di vantaggio il rischio è sempre dietro l’angolo, e massima attenzione dietro. Osvaldo conferma che la squadra sta lavorando per seguire l’allenatore: «In attacco non abbiamo giocato benissimo, ma in difesa siamo stati molto concentrati. E comunque vanno fatti i complimenti al Genoa che ci ha messo spesso in difficoltà riuscendo a rubarci palla» . (…)
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci