CORRIERE DELLO SPORT – Oggi è il giorno più lungo di James Pallotta, della società intera e della parte della città che non guarda al calcio con indifferenza. Alle 10 il presidente bostoniano incontra il sindaco Ignazio Marino, l’assessore allo sport Luca Pancalli e quello all’urbanistica Giovanni Caudo. Pallotta dice che si vedono per un caffè, ma è molto probabile che Pallotta e i suoi porteranno il progetto preliminare dello stadio all’esame dell’amministrazione comunale. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza all’Olimpico di Dan Meis, l’architetto statunitense responsabile del progetto di quello che dovrebbe diventare, di qui a tre o quattro anni, il nuovo impianto di proprietà della Roma.
Pallotta, si sa, quando passa per Roma ha sempre voglia di scherzare, di dire e di non dire. Alla fine della partita ha preso sottobraccio un signore dai lineamenti orientali e lo ha mostrato ai giornalisti schierati: guardate, ecco il cinese che tutti aspettano. Non si trattava, naturalmente, né di Chen Feng né di un suo inviato, bensì di un membro dello staff tecnico dei Boston Celtics. Con il sindaco, Pallotta e i suoi parleranno quindi dello stadio e di altri rompicapo da risolvere: viabilità, sicurezza, iniziative comuni. E lo inviteranno probabilmente alla festa delle 20 al Macro Testaccio. Sarà la classica cena di Natale celebrata con anticipo per mettere tutti insieme, i giocatori e i dirigenti, la società e James Pallotta che non va e viene da Boston tutti i giorni. In quella sede, probabilmente, il presidente della Roma incontrerà Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit. Ci sarà perfino tempo di discutere delle strategie legate all’eventuale ingresso nell’azionariato della Roma di nuovi investitori. Le faccende strettamente legate alle trattative in corso con i soggetti interessati a diventare soci verranno affrontate, invece, sempre oggi in un incontro tra legali.
(corsport)