I numeri non mentono: questa squadra sta facendo bene, sebbene ci sia qualcosa da migliorare, e lo scudetto è ancora possibile. Questo è trapelato dalle parole di Rudi Garcia che ieri, durante la conferenza stampa, si è detto ottimista riguardo il futuro della sua squadra.
Garcia, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, si affida ai numeri: «La cosa che conta è il nostro campionato, ci sono ancora tanti punti da fare. La squadra deve guardare in avanti e in avanti vuol dire la prossima partita a Firenze. Posso concedere che la Roma va a corrente alternata, anche nel corso di una partita. Dobbiamo ritrovare la continuità, possiamo fare meglio. Ma i punti dicono che da quando esiste la vittoria che vale tre punti, questa è la seconda Roma di tutti i tempi. I media quando giochiamo meno bene criticano, ma è normale: importante che sia una critica obiettiva. Non c’è mai un solo colpevole quando le cose vanno male: Io penso positivo, bisognerebbe avere più fiducia in questa squadra».
I giallorossi, qualora riuscissero a ritrovare il ritmo della Juventus, avrebbero anche il vantaggio dello scontro diretto contro i bianconeri da giocare in casa, ma il francese ancora non vuole pensarci: «Non serve a niente parlare di una sfida che non sia la prossima. Voglio che i miei siano concentrati per Firenze, non basta un doppio scontro diretto per conquistare lo scudetto. Bisogna essere sempre al 100% e provare a vincerle tutte».
Preferisce non soffermarsi sul mercato, ma sa che sta per arrivare un giocatore: «Non ho niente da dire, a parte che abbiamo un direttore sportivo che lavora tanto e tanto bene. Se c’è un’opportunità me ne parlerà, ma oggi è solo Fiorentina, Fiorentina, Fiorentina…».
Il modulo che il tecnico transalpino schiererà stasera è ancora un mistero, viste le assenze degli africani Keita e Gervinho e, soprattutto, il calo fisico di alcuni elementi della rosa. «La cosa positiva è che i giocatori sanno attuare diversi moduli di gioco, lo abbiamo visto anche a Palermo. Abbiamo almeno tre sistemi da usare e non sono preoccupato: posso solo dire che quando faccio una scelta è sempre per migliorare la mia squadra e vincere la partita. Non voglio adattarmi mai agli avversari, penso sempre a vincere. Spesso ci si riesce, a volte – come in questo momento in cui pareggiamo troppo – meno».
Proprio alle assenze si aggrappa Garcia per spiegare il momento non proprio positivo dal punto di vista del gioco. La sensazione è che da quell’ 1 a 7 contro il Bayern Monaco la squadra non si sia più ripresa. «I giocatori, a livello numerico, sono di meno. A Palermo due squalificati, più due assenze, può capitare che gli automatismi di gioco vadano un po’ meno bene. Ma nel derby e a Palermo eravamo sotto e siamo riusciti a pareggiare, non ci sono problemi mentali. E contro l’Empoli ha retto per 120 minuti senza difficoltà. La preparazione atletica non c’entra. La squadra dà tutto in campo e sarà così fino alla fine del campionato. La Roma gioca meno bene, è vero, anche se a volte solo in certe fasi della partita. Nessuno vede la propria stagione come un lungo fiume tranquillo, a volte c’è un po’ di vento e dobbiamo tenere la barra dritta… Andiamo a Firenze con molta fiducia. Dovremo mettere tutto in campo come ho visto durante questi giorni di allenamento».
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