Corriere dello Sport – E Ancelotti lo promuove

ancelotti psg

Anche Jerémy Menez, se fosse rimasto in buoni rapporti con la sua ex società, potrebbe parlare di Rudi Garcia alla Roma. Quest’anno i campioni di Francia del Paris Saint-Germain hanno incontrato il Lilla in campionato e tutt’e due le volte hanno vinto con una certa fatica. All’andata, a Lilla, due a uno per i parigini (doppietta di Ibrahimovic e gol di Chedjou), al ritorno al Parco dei Principi uno a zero per la squadra di Ancelotti con una autorete di Chedjou. Frugando nell’archivio dei giornali francesi, abbiamo recuperato una dichiarazione di Ancelotti sul Lilla. Dopo la gara di ritorno, i cronisti di casa hanno chiesto a Carletto come mai il suo squadrone avesse faticato così tanto di fronte al Lilla. La risposta è stata semplice e in linea col personaggio:  «Il Lilla è una squadra forte, allenata molto bene, è una squadra che punta al gioco, come la nostra, per questo ci ha creato qualche problema». (…)

 

L’ALBERELLO – Ad Ancelotti il Lilla è piaciuto, assai più del Marsiglia e del Lione, per due ragioni. La prima, come si capisce dal commento dopo la partita, è di natura filosofica: è una squadra che punta al gioco, all’attacco, e quindi gli ricorda il suo tipo di calcio. La seconda è tattica: Garcia gioca col 4-3-3, o meglio, col 4-3-2-1, l’alberello come lo definisce il futuro tecnico del Real Madrid. Quello è il modulo di riferimento di Ancelotti, trasportabile sulla Roma attuale: Lamela e Totti dietro a Destro. Nel Lilla, i tre erano Martin (o Rodellin) a destra, Payet a sinistra, Roux centravanti. Dicono in Francia che Garcia abbia le conoscenze (di calcio) giuste per allenare anche fuori dalla Ligue 1, anche in campionati complessi, sul piano tattico, come quello italiano. In questa stagione ha faticato più di quanto si poteva immaginare dopo il campionato vinto nel 2011 e il terzo posto del 2012, perché non aveva un organico adeguato, per quantità e qualità, alla Coppa e al campionato. Il difetto del Lilla di Garcia era nella fase difensiva, non organizzata come quella d’attacco, anche se 40 gol subiti in 38 partite (sesta difesa della Ligue 1 della scorsa stagione, come il piazzamento della squadra in campionato) non sono tantissimi:(…)

 

CONTRO L’INTER – Questo problema (seppur non irrisolvibile) della difesa si era notato anche nelle due gare di Champions League contro l’Inter di Ranieri, edizione 2011-12. Nel girone, i nerazzurri vinsero due volte, in Francia e a San Siro, uno a zero all’andata gol di Pazzini, due a uno al ritorno gol di Samuel, Milito e De Melo. (…)

 

Corriere dello Sport – A.Polverosi

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