Garcia contro tutti, parte seconda. I problemi che la Roma aveva prima della partita contro il Cagliari sono aumentati: 1) i diffidati (Pjanic, Strootman, De Rossi, Florenzi e Maicon) restano troppi; 2) Totti è sempre out, non ha recuperato Balzaretti e Borriello (caviglia) non è stato convocato; 3) la Juventus ha operato il sorpasso domenica e, per la prima volta, la Roma è dietro a parità di partite; 4) i rapporti tra le tifoserie di Atalanta e Roma sono pessimi, c’è grande allarme: se ci saranno incidenti gravi, addio per sempre alla away card che aveva «sostituito» la tessera del tifoso.
Nonostante tutto, l’allenatore francese l’ha presa per il verso giusto. Ha Destro a disposizione e ha coniato un nuovo slogan: «Meglio essere secondi». Garcia è il primo a sapere che è meglio essere davanti, però il suo ragionamento non è assurdo. La Roma, al contrario di Juve e Napoli, non è stata costruita per vincere lo scudetto, ma per tornare a giocare le coppe. Meglio la Champions, che è il vero obiettivo. 33 punti in 13 giornate sono un bottino eccezionale ma in città (molti) e nel club (qualcuno) si era abituato troppo bene e adesso storce il naso. Bergamo, nel fortino dove l’Atalanta costruisce quasi sempre le sue salvezze, è in questo senso un banco di prova molto impegnativo. La Roma che non nuota nell’abbondanza sarà capace di recitare il ruolo dell’inseguitrice?
Corriere della Sera – L. Valdiserri