Primavera, finale Coppa Italia Roma-Juventus. Le interviste dei protagonisti al termine della gara.
Alberto De Rossi a Sportitalia:
“Non so cosa dire, è una gioia immensa soprattutto per qualcosa che per noi è incredibile e fantastico. Un pubblico così lo vediamo quando gioca la Prima Squadra la domenica. Ci hanno sostenuto anche nei momenti di difficoltà . Ci hanno trattato da grandicelli, ancora non lo siamo ma qualcuno lo diventerà. Non avevamo rivalse contro nessuno. La Juventus è una grande squadra ricca di sportività oltre che grande talento. Siamo partiti come nella finale del Toreno di Viareggio, con grande aggressività. Sarebbe uno spettacolo incontrarli anche nelle finali scudetto; Roma e Juve sono due ottime squadre. Stasera non sembrava una partita di calcio Primavera, ho visto grandi ritmi”.
Alberto De Rossi in conferenza stampa:
“Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile negli ultimi dodici mesi, dispiace per quanto successo l’anno scorso con la Fiorentina, ma siamo riusciti a portare a casa questo trofeo e siamo felici che sia arrivato quest’anno. Per noi non è stata una vendetta nei confronti della Juve, siamo soltanto felicissimi di aver portato a casa questa coppa. Dove ha vinto la Roma? Nei primi venti minuti della finale del Torneo di Viareggio abbiamo dato il peggio di noi stessi, è andata molto male in Toscana, ma da quel momento siamo stati bravi a ricominciare e a ripartire. La finale del Viareggio è stata una sconfitta particolare, abbiamo sbagliato l’approccio a quella partita, ma da quella sfida i ragazzi hanno ricominciato a crederci e ho visto prestazioni veramente di livello in queste ultime gare, forse un livello mai raggiunto. Se ho pensato che questa coppa potesse sfuggirci? Ho visto la squadra che è andata molto bene, i miei ragazzi davano sempre la sensazione di poter portare in porto la partita. Una compattezza in difesa mai vista. Voglio fare i complimenti a tutto il pacchetto arretrato. Da Sabelli a Nego passando anche dai centrali di difesa. Sabelli è un bravo giocatore anche se alle volte si perde, sono stato molto contento di vederlo in campo così oggi. Forse il migliore. In passato abbiamo avuto degli scontri, ma erano sempre mirati alla formazione del ragazzo. Un giocatore che ha sempre giocato sotto età in tutti le categorie giovanili, anche se a volte non gioca ai livelli a cui siamo abituati”.
Viviani a Sportitalia:
“Stasera proviamo un sapore particolare perché ci avevamo provato l’anno scorso in finale contro la Fiorentina ed era andata male, ci tenevamo. Adesso possiamo festeggiare veramente. A Torino, all’andata, abbiamo fatto una delle nostre partite migliori, abbiamo espresso il nostro gioco ma anche saputo soffrire. Tutto è nato da lì. Il pubblico? A volte rischi che le gambe ti tremano se non sei abituato a questi scenari. L’ultimo capitano ad alzare la Coppa Italia Primavera è stato Totti? Per me è un onore succedergli. Mi alleno e ho giocato qualche partita insieme a lui, è un grande onore. Luis Enrique? Lo devo ringraziare perché ha sempre puntato su di me. Mi ha fatto esordire e in allenamento mi aiuta e mi dà tanti consigli. Sono onorato di giocarmi il mio spazio nella Roma. Voglio crescere qua”.