“Ho capito che avremmo vinto il campionato quando ho intuito che i miei giocatori, nelle ultime 7-8 partite, stavano ragionando nell’ottica che la Roma potesse vincerle tutte. Questa è stata la nostra forza”. Così l’allenatore bianconero Antonio Conte intervistato nel corso della trasmissione di Italia1 Tiki Taka andata in onda ieri sera.
“Abbiamo iniziato a pensare che la Roma dietro non avrebbe mollato: ci credevano e si vedeva che erano in grandi condizioni, avevano voglia di fare l’impresa. Il fatto di vedere i miei calciatori prendere coscienza che c’era un avversario temibile e consistente come la Roma, mi ha fatto capire che eravamo sulla strada giusta. Garcia bravissimo e in certi momenti Roma incantevole? Sottoscrivo – risponde Conte – L’ho sempre detto, hanno fatto grandi cose e anche in poco tempo. Perchè Garcia è arrivato e ha trovato una Roma settima in classifica, un po’ come quando arrivai io alla Juve. I giallorossi quest’anno, come noi allora, non facevano le competizioni europee. Il lavoro che è stato fatto a Roma insieme ai calciatori è stato davvero straordinario. Sapevamo di avere un avversario veramente temibile e convinto – prosegue il tecnico bianconero – E questo è stato la nostra forza, non abbiamo mollato niente. Ripeto, la Roma ha fatto una stagione straordinaria, a loro vanno tutti gli elogi; poi ci sta che durante un percorso di un anno ognuno utilizzi le proprie armi, le proprie strategie dialettiche e di comunicazione per mandare dei messaggi all’avversario, ai propri giocatori o ai giocatori avversari, ma questo fa parte del gioco. Spesso si strumentalizzano un po’ troppo le nostre dichiarazioni” conclude Conte alludendo alla recente lite mediatica con il collega giallorosso.