Il Giornale (D.Pisoni) – L’uragano e zorro. È la pesca sulla carta fortunata delle italiane nell’urna di Nyon per gli ottavi di Champions League. La Juve come prevedibile si prende una squadra inglese: evita i due Manchester ma si becca il Tottenham di Harry Kane. Alla Roma tocca lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca, che per festeggiare la qualificazione si è presentato davanti alle telecamere vestito con la maschera e il mantello del celebre giustiziere spadaccino. Due avversarie non impossibili, ma da prendere con le molle se non altro per la storia.
La Juventus non elimina una formazione inglese dal 1984 e nelle ultime cinque occasioni è andata a casa contro United, Liverpool, Arsenal, Chelsea e Fulham. Anche per Massimiliano Allegri c’è un precedente che genera cattivi pensieri: nella sua prima avventura in Champions nel 2011 fu eliminato proprio dal Tottenham negli ottavi. Comunque via twitter ha caricato: «… Se saremo #Juve ce la faremo…». Se allora fu un certo Crouch a rovinare la prima Champions di Allegri, adesso il pericolo numero uno si chiama Kane, ma alle sue spalle il talento di Dale Alli e Christian Eriksen è altrettanto letale. In più la Juve ritroverà una vecchia conoscenza come Fernando Llorente, che due anni fa la castigò con il Siviglia facendole perdere il primo posto nel gruppo. Alla guida Manuel Pochettino che non solo disegna solo schemi e tattiche, ma sceglie anche il detersivo con cui lavare le divise e sulla scrivania tiene dei limoni per allontanare le energie negative. Il Tottenham sta rifacendo lo stadio e la Signora giocherà così il ritorno nel tempio rinnovato di Wembley dove la Juventus aveva già affrontato gli Spurs (e perso malamente) in amichevole la scorsa estate.
A proposito di storia non regge il confronto lo stadio dello Shakhtar, ma la Roma se si guarda indietro ha poco da sorridere anche se al momento del sorteggio qualche sorrisino tra i dirigenti giallorossi si è visto. Francesco Totti a parole è stato più cauto, anche perché c’era nel 2011 quando gli ucraini eliminarono la Roma sempre negli ottavi. E poi la squadra di Fonseca ha eliminato il Napoli con quella banda di brasiliani, capace anche di stendere il City. La Roma avrà anche il vantaggio che lo Shakhtar sarà appena uscito dal letargo con il campionato fermo due mesi. È andata bene alle italiane in Champions in un sorteggio che ha regalato due incroci da brividi: Real Madrid-Psg e Chelsea-Barcellona. Ronaldo contro Neymar è sfida da sogno, mentre c’è Messi per Conte che paga a caro prezzo l’aver lasciato alla Roma il primo posto.
Urna a due facce in Europa League per i club di casa nostra. Il Milan nei sedicesimi parte favorito con il Ludogorets, la Juventus di Bulgaria che vince da sei anni di fila, e che nel 2014 eliminò la Lazio in Europa League e l’anno scorso pareggiò in casa del Psg in Champions. Facile la Lazio con i rumeni del Fcsb, la vecchia Steaua Bucarest. Castigata, invece, la retrocessione del Napoli nella piccola Europa: c’è il Red Bull Lipsia, seconda forza tedesca. Brividi da panzer anche per l’Atalanta che dopo Rooney se la vedrà con Aubameyang e il Borussia Dortmund.