Repubblica.it – La gara con la Croazia, importante crocevia verso Euro 2016, si avvicina, e Antonio Conte sgombra subito il campo sul suo ruolo: “Sono stato accostato a vari club, ma non mi ha mai sfiorato l’idea di poter abbandonare la Nazionale. Sono felice e contento della strada intrapresa. So che è difficile ma ho voglia di fare e di lavorare, cerchiamo di farlo con i ragazzi nella maniera migliore possibile“, ha spiegato il ct. Un cammino per il quale il tecnico si augura di avere ancor Andrea Pirlo: “Mi auguro che Andrea abbia voglia di continuare. A me non ha comunicato niente. Conoscendolo, ha talmente tanta voglia, entusiasmo e la passione di un ragazzino che non credo che possa pensare di lasciare la Nazionale e di andare via dall’Italia. E’ un mio parere, non ho parlato con lui, è giusto che ci rifletta“.
Conte ha anche affrontato la vicenda del calcioscommesse, nella quale è uno degli imputati: “E’ una vicenda molto molto dolorosa, sono quattro anni, mi auguro che quanto prima si possa chiarire la mia posizione. Penso che su questa vicenda si siano espressi gli avvocati. Quando esce la vicenda Cremona, esce la mia faccia in televisione, un giorno qualcuno mi dovrà dare delle spiegazioni. Capisco che quando si entra in determinati meccanismi è difficile uscirne ma ho fiducia. Ho avuto anche perquisizioni a casa ma aspetto con fiducia che venga chiarita la mia posizione“.
Non mancano i complimenti alla Juve: “Ha fatto una grandissima stagione, è inevitabile che quando arrivi a queste finali piccole cose possono spostare gli equilibri. In finale sabato scorso ci sono state situazioni che potevano spostare l’equilibrio della gara in favore della Juventus, ad esempio dopo l’uno a uno. La Juventus ha dimostrato di poterci stare bene, di giocarsela e di essere tornata grande“. Al ct azzurro è stato chiesto se non abbia sottovalutato il potenziale della Juventus ad inizio della scorsa stagione quando decide di rescindere il contratto con i bianconeri. “Da parte mia non ho mai sottovalutato niente e nessuno. Sapevo il materiale umano che c’era alla Juventus, le capacità e le qualità della proprietà, della società e dei dirigenti. La Juventus ha fatto una grandissima stagione e per certi versi ha sorpreso anche me nel raggiungimento della finale Champions League. Ero convinto la si potesse raggiungere in due-tre anni ed invece loro hanno accorciato i tempi. Merito ai giocatori, ad Allegri, ai dirigenti, e alla società. Da ct mi auguro che quanto raggiunto dalla Juventus sia un punto di partenza per tutte le squadre a livello europeo per tornare ad alti livelli“.