Antonio Conte, tecnico dell’Inter, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Inter 2-2. Queste le sue parole:
CONTE A SKY SPORT
Dopo il vantaggio, la partita era in controllo, vi è mancata la voglia di chiudere la gara. Il gruppo deve crescere in questo?
Stiamo parlando di una squadra che sta facendo delle ottime cose. Al di là del secondo posto, se vai a vedere le reti segnate e i gol subiti. Siamo in Champions con quattro giornate d’anticipo, con tanti punti di vantaggio sulla Roma, non ci dimentichiamo che anche loro sono partiti con l’obiettivo quarto posto, così come il Milan e il Napoli. Il campionato in Italia è diventato molto competitivo, le squadre si sono attrezzate tutte per fare dei campionati importanti. L’anno prossimo qualcuno sarà fuori dalla Champions. Se si parla di campionato sotto le righe per l’Inter, non mi immagino cosa si possa dire delle altre squadre. Bisogna lavorare, deve crescere l’abitudine a giocare queste partite per la testa della classifica, cosa che si è persa negli ultimi 10 anni all’Inter. L’esperienza non la inventi da un giorno all’altro. Ci dobbiamo lavorare, deve crescere il livello dei giocatori, migliorando possibilmente la situazione. Ma sui ragazzi non posso dire nulla, abbiamo fatto una prova ottima contro una squadra in salute. Io vi farei notare anche il nostro calendario, che è folle, un calendario per metterci in difficoltà, senza dubbio. Tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno avuto a disposizione un giorno in più di riposo, stiamo giocando sempre alle 21:45, in trasferta. Queste cose le paghi poi.
Sempre sul calendario…
C’è un’anomalia. Andate a vedere nell’ultimo turno di campionato che cosa accade. Non voglio trovare delle scuse, ma questi ragazzi sono stati bravi.
Gli orari però li decide la Lega…
Forse però noi non eravamo presenti. Il nostro calendario è folle, ci sono altre situazioni con cinque giorni di riposo. Questa è la terza partita con una squadra che ha avuto un giorno di riposo in più di noi. Questo conta. Noi giochiamo a 29-30 gradi, viaggiamo, arriviamo alle quattro di notte e dobbiamo giocare dopodomani. Ora rientriamo alle quattro, domani fai defaticante e prepari la gara per la Fiorentina. Anche loro hanno giocato oggi (la Fiorentina, ndr), ma noi due ore dopo, ma questo non è un problema.
Il calendario è frutto anche di compromessi…
Sì ma i compromessi sono sempre negativi per l’Inter. Se vola uno schiaffo lo prende sempre l’Inter.
Sempre sul calendario…
Nei momenti di difficoltà, se deve arrivare uno schiaffo arriva all’Inter. Se vedete quella che è stata l’ultima giornata, è accaduto qualcosa di incredibile, è innegabile. I ragazzi sono stati bravi. Vieni a Roma, pareggi 2 a 2, ti qualifichi per la Champions, hai fatto un buon lavoro.
Quanto sei rammaricato di aver preso il gol all’ultimo minuto del primo tempo in una situazione dubbia?
Secondo me non è una situazione dubbia, il giocatore della Roma non prende la palla e prende il tallone di Lautaro. Io con gli arbitri massimo rispetto, anche loro stanno vivendo una situazione anomala, sono sotto pressione, non mi voglio attaccare a queste situazioni, non lo meritano. Anche loro possono sbagliare, ha sbagliato. Certo, se non prendi gol entri in campo nella ripresa con un altro spirito, nello spogliatoio eravamo arrabbiati, sapevamo di aver subito una situazione dubbia.
Cosa chiedi al trequartista?
Oggi chiedevamo di pressare sul centrale, volevamo evitare che giocassero palle filtranti. Avevo chiesto agli attaccanti di stare dentro e di pressare Mancini. Nella fase di possesso, invece, di creare superiorità in mezzo al campo, perché loro giocavano con Diawara e Veretout e dovevamo essere bravi a trovare l’uomo libero. Dovevamo giocare più diretti e in verticale.
CONTE A INTER TV
“Partita con indice di difficoltà molto alto, che arrivava dopo sfide giocate con avversari sempre più riposati di noi come stasera la Roma. E la fatica inizia a farsi sentire. A questi ragazzi posso dire solo grazie, che iniziano a giocare partite con una pressione diversa rispetto al passato: c’è bisogno di abituarsi. Comunque siamo in Champions con 4 giornate d’anticipo e a +14 sulla Roma. Sorpreso da come viene attaccante l’Inter, mentre sulle altre che sono dietro nessuno dice niente“.
Tatticamente l’avevate preparata così?
Sì, volevamo la superiorità numerica a centrocampo. Dovevamo essere più bravi a verticalizzare e l’attacco delle punte doveva essere migliore, con i tempi giusti. I dettagli spostano il risultato a volte.
Stagione comunque positiva…
I tifosi devono essere orgogliosi di questa squadra, che sta facendo numeri importanti. Solo 4 sconfitte come la Juve capolista; la miglior difesa; il secondo miglior attacco; distanze importanti da squadre come Roma, Napoli e Milan che non è una cosa normale. Erano tutte attrezzate per entrare in Champions. Detto questo, stiamo cercando di fare qualcosa di importante. Ma Roma non si costruisce in un giorno: bisognerà avere pazienza e capire che ci vorrà tempo per mettere basi solide. Spero lo capiscano tutti.
Ora ultime 4 gare di Serie A e poi l’Europa League…
L’ambizione è di giocare sempre per vincere, sia in campionato che in amichevole. Poi ci sono anche gli avversari come stasera. Alla fine partita equilibrata, con qualche episodio un po’ particolare. Dobbiamo abituarci a questo tipo di pressione e anche a gestire le varie fasi del match. Sicuramente l’episodio della fine del primo tempo ci ha un po’ innervosito. Dobbiamo imparare anche a gestire anche decisioni (arbitrali, ndr) un po’ così. Ma ripeto: a questi ragazzi non posso fare altro che dire grazie. Spiace essere arrivati a giocare questa partita dopo un tour-de-force mentre qualcun altro ha avuto un calendario più agevole.
CONTE IN CONFERENZA STAMPA
Ha qualcosa da rimproverare alla squadra?
Mi viene difficile, nonostante gli impegni ravvicinati, nonostante il poco tempo che abbiamo avuto per recuperare abbiamo fatto bene e c’è poco da recriminare e da dire. Andiamo 1-0 alla fine del primo tempo e i ragazzi non entrano in campo nervosi e contratti. Stiamo dando tutto e secondo me i tifosi devono essere orgogliosi.
Calendario folle?
Basta che lo guardiate.
Il fallo di Kolarov su Lautaro?
Già che il VAR ti chiama, significa che non devi farti una passeggiata. L’episodio era chiaro, c’era stata una carica e un colpo sul calcagno di Lautaro. Detto questo, ho rispetto per gli arbitri che stanno vivendo come noi una situazione difficile, ho grande comprensione.
La stagione finirà con tanti rimpianti?
I rimpianti sono per voi, l’Inter è in Champions League con 4 turni di anticipo, 14 punti di vantaggio sulla Roma, 16 su Napoli e Milan. Le altre non vengono criticate come noi, mi sembra ci sia una sorta di premeditazione di qualcuno nei confronti nostri. Bisogna essere onesti e reali, guardate che campionato hanno fatto le altre. Stiamo parlando di scudetto a 4 gare dalla fine, da quanto non accadeva? L’ultima parola è sempre la vostra.
Perché questo calendario?
Se vedete il tutto in maniera onesta e leale, capirete che ci sono delle anomalie. Nel periodo cruciale, affrontiamo sempre squadre riposate un giorno, un giorno e mezzo di più. Oggi torneremo alle 4 di nuovo, abbiamo giocato contro l’Hellas Verona con un giorno in meno, lo stesso con SPAL e Roma. Il problema è che le domande me le faccio solo io.