Da sogno a realtà. Non ancora concreta, ma sempre più probabile. Antonio Conte ieri ha fatto un altro passo verso Trigoria dopo la benedizione di Totti e Ranieri arrivata sabato. L’ex ct a Torino si è incontrato in serata con l’amico Petrachi, prossimo a diventare direttore sportivo della Roma. Conte, avvistato a Fiumicino in mattinata, si è intrattenuto con i tanti tifosi romanisti che lo hanno riconosciuto. Ha regalato sorrisi, selfie e mezze promesse. Poi si è imbarcato per Torino per assistere alla gara tra il Toro e il Milan. Un fuori programma, visto che Antonio, in vacanza a Porto San Cesareo insieme ai due ex romanisti Garzya e Baldieri, era atteso per Lecce-Brescia. Un interesse nato qualche mese fa e sviluppato in queste settimane tramite i fitti colloqui tenuti con Baldini e Totti. Al momento la Roma è in netto vantaggio sulle concorrenti, presunte o vere che siano. Conte vuole tornare in Italia e per ora la Roma è quella che gli ha presentato il progetto più serio. In termini economici (triennale da 9 milioni a stagione) e tecnici: ruolo da manager alla Ferguson con la famosa “carta bianca” citata da Totti, conferma di alcuni big (Manolas su tutti) e un programma di mercato graduale. Che include anche l’ingaggio del ricco staff di Conte tra cui il preparatore atletico Bertelli, ex giallorosso e praticamente già prenotato dalla Roma. Il tecnico salentino ha fretta di chiudere e si era preso 15 giorni di tempo per dare una risposta a Pallotta. Per l’ufficialità, ovviamente, bisognerà aspettare fine stagione. A Champions acquisita oppure no. Un aspetto che non deciderà il futuro di Conte. A preoccupare la Roma solo l’inserimento last minute di un top club come lo United o il Psg. Ma a Trigoria non esiste un piano B. Lo riporta Leggo.