Conta più il Real o il campionato? Salah e De Rossi più no che si

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Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) –  Manolas sì, De Rossi e Salah quasi sicuramente no. Per la Roma non c’è tempo di godersi la quarta vittoria consecutiva, ottenuta a Modena contro il Carpi. C’è la partita di Champions League contro il Real Madrid dietro l’angolo, mercoledì sera all’Olimpico, e i giallorossi devono fare la conta dei giocatori sani, di quelli «mezzo e mezzo» e degli infortunati. Fino a poco tempo fa un ottavo di finale Roma-Real Madrid avrebbe portato con sé due certezze: il tutto esaurito all’Olimpico e la voglia di giocarlo anche su una gamba sola. La situazione, però, è molto cambiata. Allo stadio va sempre meno gente e adesso viene visto come un grandissimo successo avere un pubblico tra i 40 e i 45mila spettatori. Non è un caso che Spalletti stia battendo con costanza il tasto dell’importanza della curva Sud.

Il valore economico del terzo posto in campionato, con la qualificazione al preliminare di Champions League, è l’altro elemento da tenere molto presente: non si può rischiare di perdere giocatori importanti, come Salah e De Rossi, se le loro condizioni fisiche non danno sicurezze. L’egiziano è uscito nei minuti di recupero della gara di venerdì sera, toccandosi la coscia sinistra. DDR si è infortunato al polpaccio in Sassuolo-Roma del 2 febbraio e ha saltato le gare contro Frosinone e Carpi. Ieri la squadra si è ritrovata a Trigoria per iniziare a preparare la sfida di Champions, con una seduta di scarico in palestra per chi ha giocato a Modena e una seduta sul campo per gli altri, tra cui Totti e Torosidis. De Rossi ha continuato il suo programma individuale e, a questo punto, non sono molte le possibilità di vederlo in campo contro il Real (che ieri ha battuto 4-2 l’Athletic Bilbao in campionato). Salah è rimasto fermo e sarà sottoposto oggi agli esami strumentali per capire esattamente la natura del suo infortunio. Salah è stato il migliore in campo, venerdì sera, ma proprio per questo è fondamentale preservarlo per il campionato. Sembra assurdo dirlo, ma in questa situazione di classifica e di bilanci Roma-Palermo di domenica prossima vale più di Roma-Real. Non preoccupa Manolas, che venerdì ha ricevuto una botta e ieri si è limitato a una sessione personalizzata. Il greco, tra le amnesie di Ruediger e i cambi di modulo, è il giocatore più insostituibile di tutta la rosa.

Finora Spalletti ha alternato difesa a 3 e difesa a 4 («giochiamo a tre e mezzo», ha detto), chiedendo ai suoi giocatori grande duttilità. Paradossalmente, finora, il modulo con cui la squadra ha fatto più fatica è il 4-2-3-1, che era il marchio di fabbrica della prima avventura romanista dell’allenatore toscano. Spalletti l’ha provato per i primi 20’ contro il Verona, passando poi alla difesa a 3, e nel primo tempo contro il Carpi, migliorando il gioco nella ripresa con il 4-1-4-1. Non sempre il tempo ritorna sui suoi passi.

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