Il Consiglio Federale tenutosi quest’oggi nella sede della Figc di Via Allegri ha posto le nuove basi del regolamento riguardante l’ingaggio di giocatori extracomunitari da parte dei club italiani. Questo uno stralcio del comunicato diramato dalla Federazione: “Il complesso delle norme approvate oggi, insieme all’introduzione dei principi del fair play finanziario nel sistema delle Licenze Nazionali, tende alla ricerca di una sostenibilità economico-finanziaria dei Club con conseguente stimolo all’investimento nei vivai nazionali. Di seguito i punti principali:
‐ Rose delle squadre di Serie A a 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, libero tesseramento degli Under 21 (la stragrande maggioranza è italiana);
‐ Riforma dei cosiddetti ‘giovani di serie’; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni (tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario);
‐ La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012)“.
Il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha parlato in conferenza stampa al termine del consiglio federale:
Su Conte…
“Questo consiglio riflette la filosofia del fare. Abbiamo iniziato con le prime riforme. Ma prima voglio parlare della Nazionale: veniamo da 6 partite di cui 5 vinte e siamo riconoscenti a Conte. Ci rendiamo conto del suo sfogo ma oggi abbiamo una buona notizia: si aprirà a breve un tavolo con Conte e la Lega di Serie A con delle ipotesi di soluzione. Si faranno degli studi, delle proposte che non posso anticipare. Ringrazio la Lega di Serie A di questa apertura“.
Questione extracomunitari…
“Prima il sistema faceva giocare tutti, io ho fatto giocare Minala alla Lazio. Adesso è tutto l’opposto. Questo provvedimento fermerà questo stato di cose, bloccando questo mercimonio di soggetti di minore età che potevano confluire nel professionismo con meccanismi perversi. Questo paese si fossilizza solo sulle star, i 4 anni di scuola passano inosservati. Questa è la madre di tutte le battaglie, non si andrà più a pescare in un serbatoio di ignoti“.
Sui tagli alla Figc…
“Abbiamo parlato anche di budget. A qualsiasi azienda del mondo non si possono togliere nel mese di ottobre 25 milioni di ricavi. Siamo un soggetto che fattura 6 miliardi l’anno, è il pozzo di San Patrizio dove si mettono dentro le mani. Il 2016 non potrà essere così, non possiamo stare nei riparti del Coni con queste percentuali. Chiaramente il budget è passivo, complessivamente ci assesteremo con una perdita di 10 milioni. La semplificazione deve essere la prima operazione, e i costi razionalizzati“.
Sul problema arbitrale…
“In alcune regioni non c’è un sistema di garanzia, questo argomento lo toccheremo nel prossimo consiglio“.