Si è tenuta oggi pomeriggio, alle 18.30, la tanto attesa conferenza stampa di Zdenek Zeman a margine del Memorial Franco Mancini. Nell’incontro con i cronisti, il tecnico boemo ha annunciato il suo addio al Pescara per passare sulla panchina della Roma. Ecco le parole di Zeman: “Abbiamo fatto un grande campionato grazie a tanto entusiasmo, grazie a tanta voglia di fare. Non posso dimenticare i tifosi: quello che ho visto dal bus scoperto non lo avevo mai visto, ringrazio tutta la gente di Pescara, che è stata sempre vicina alla suqadra, che ci ha creduto e ci ha portato in serie A, dove spero che il Pescara rimarrà a lungo”.
ROMA – “Ho scelto un’altra squadra: sono d’accordo con la Roma, che guiderò l’anno prossimo. Le motivazioni? A Roma ho lavorato e purtroppo non ho fatto quello che dovevo fare. Ho di nuovo l’opportunità di guidare una squadra importante con una storia importante. Non sono più un ragazzino: tra due, tre anni non potrò andare in una grande, è l’ultima possibilità per me di guidare una squadra di livello e con ambizioni importanti. Quando il primo contatto con la Roma? Non mi ricordo. So solo che siamo molto vicini e niente può cambiare. Sapete che da 18 anni vivo a Roma. E sapete che se esco da casa tanta gente mi chiede ‘Torna con noi’, sia laziali che romanisti. Spero che me lo diranno anche il prossimo anno. Ho contato fino a 100 prima di dire addio al Pescara o ha detto subito si alla Roma? Ho contato più di 100″.
CONTRATTO – “Vorrei fare sempre contratti annuali per non pesare alle società se le cose non vanno bene e avere la possibilità di scelta. Però vi prego di farmi domande sul Pescara: questa è la mia ultima conferenza stampa con loro e le altre cose le vedremo dopo”.
CAMBIATO – “Sono invecchiato, ma sono abbastanza uguale. Qualche capello è caduto, ma come allenatore mi sento uguale: ho la stessa vglia di fare e di stare in campo. Finché la salute tiene ci voglio provare”.
MOTIVI POLITICI – “Possono darmi altri problemi? Mi auguro di no. Oggi il calcio ha grosse difficoltà sul piano morale, ma spero che tutto si risolva al più presto, per il bene dello sport”.
VERRATTI E INSIGNE – “Sono ragazzi che hanno fatto un grande campionato. Per me sono ragazzi con qualità, di 20 e 21 anni e spero che si affermeranno nel grande calcio facendo una grande carriera”.
PADOVA-PESCARA – “Non sono successe cose particolari. Era una partita difficile sulla carta, da rendere facile sul campo. Nel primo tempo i ragazzi hanno fatto grandissimo calcio, poi nel secondo, anche con un po’ di fortuna, siamo riusciti ad arrivare a un grande risultato. Questa squadra da sempre, dalla prima partita in trasferta a Verona, ha dimostrato carattere e voglia di fare risultato con tutti. Ha sempre risposto, non ci sono mai stati problemi né all’interno né all’esterno. Non posso dire altro”.
PESCARA – “Oggi posso dire che mi porto tutto del Pescara, come sono stato qua non sono mai stato da nessuna parte. Sia per quelli con cui ho lavorato sia per quelli che stavano fuori: non ho mai avuto problemi né dentro né fuori dal campo. Sono affezionato al Pescara e spero che potrò vederlo sempre così. Vi ringrazio. Mi ricordo la presentazione e mi ricordo tanta gente. Mi ricordo tanta gente che cantava ‘SERIE A’ senza motivo, perché non c’erano i presupposti in quel momento. Sono contento che gliela abbiamo regalata”.
EREDITA’ – “Spero che sarà facile e che il nucleo dei giocatori rimanga. Loro potranno aiutare il prossimo allenatore ad esprimersi al meglio e a lavorare per la società e la città, come hanno aiutato me. Penso che al contrario di quello che si dice l’allenatore che viene dopo di me dovrebbe essere avvantaggiato”.
TRADIMENTO – “Mi spiace che la prendano così, per me non è tradimento, ma continuità della mia professione. Avevo un contratto di un anno e a fine contratto penso di essere libero di fare. Per me Pescara mi rimane sempre nel cuore, non l’ho tradita. Vorrei che la gente continuasse a venire a vedere i ragazzi e a divertirsi. Io so che dopo tanti anni ho pianto, quindi qualcosa dentro ce l’ho”.
MERCATO – “Togliere qualche giogliello al Pescara? Non credo, vorrei che il Pescara andasse avanti al meglio. Poi se qualcuno noon gli serve e può servire a me… Però la vedo difficile”.
CALCIOSCOMMESSE – “Non voglio parlare del calcioscommesse: siamo tutti in difficoltà nel calcio, non ci bastavano problemi economici e terremoti… Speravo che con i processi saremmo arrivati a punire pesantemente chi aveva sbagliato e dare un esempio, purtroppo vedo che non succede nemmeno questo. Sono preoccupato che questa situazione possa continuare”.
TOTTI – “Ci siamo visti qualche volta, non sono 13 anni che non lo vedo. Poi ripeto per me oggi c’è ancora il Pescara”.
ALTRI CONTATTI – “Ho avuto qualche contatto, ma non direttamente con le società, di diverse squadre”.
RIPETERSI – “Io me lo auguro e farò di tutto per cercare di fare quello che ho fatto qua, quello che ho fatto anche in altre piazze. Sono contento che il Pescara mi abbia dato questa possibilità e mi abbia seguito. Spero che continui così. E’ normale che ci vuole anche l’aiuto dei giornalisti per fare crescere questa squadra e questa società”.
SERIE A – “L’italia soffre calcisticamente. Anche i club che hanno partecipato alle competizioni europee non sono riusciti a fare molta strada. Penso che manchino le idee. I giocatori non sono più come quelli di una volta, quando l’Italia poteva permettersi i migliori del mondo. Oggi forse vanno in altri paesi. Però la qualità dei giocatori qui è grande, è la metnalità delle squadre che forse non è grande”.
LAZIO – “Oggi preferisco la Roma, per progetto e come ha intenzione di fare calcio. Non mi vedo nei progetti della Lazio. Non l’ho detto una volta, ma cento volte e lo ripeto la 101: il derby è bellissimo per passione e per quello che succede prima e dopo, sul campo è sempre una partita da tre punti”.
MONTI – “Nel calcio c’erano periodi più brutti. In quel momento ero convinto che fosse bene fermarsi almeno per un anno, oggi non credo ce ne sia bisogno”.