Mohammed Salah da ieri è ufficialmente un giocatore della Roma. Oggi, a Trigoria, l’egiziano è stato presentato in sala stampa. Presenti anche Alex Zecca e Italo Zanzi alla conferenza di presentazione del nuovo numero 11 giallorosso.
Queste le sue parole:
Cosa ti ha chiesto Garcia da quando sei venuto?
“Lui mi ha parlato quando ero a Londra, poi mi ha comunicato la sua voglia di avermi in squadra. I rapporti sono ottimi.”
Obiettivi della Roma e i tuoi?
“Credo che la squadra abbia elementi molto importanti per competere in tutte le competizioni. Spero di vincere, anche perchè il nostro obiettivo è quello di fare felici i nostri tifosi.”
Con te e gli altri nuovi acquisti è diminuito il gap con la Juventus?
“Credo che la Juventus sia una squadra molto importante, ma io con i miei nuovi compagni possiamo competere oltre le aspettative.”
Cosa è successo al Chelsea?
“Personalmente amo e rispetto Mourinho, uno dei più grandi al mondo. Lui ha avuto la sua opinione da rispettare e ho imparato molto da lui prima di andare via.”
Il tuo agente ha detto che avreste chiarito quello che è successo con la Fiorentina una volta sistemato tutto…
“L’esperienza alla Fiorentina è stata molto buona. Con la mia famiglia stavamo bene, ma finito il periodo avevo il diritto di scegliere. Tutto qui.”
Ci sono state polemiche a proposito di alcune sue parole sullo stato di Israele. Può chiarirle?
“Non so a cosa si riferisce. Se ha delle dichiarazioni testuali le posso rispondere ma non sono responsabile di quelle attribuite a mio nome dalla rete.”
La scelta di lasciare la Fiorentina è stata causata anche dall’addio di Montella?
“Montella è stato un bravo allenatore, come professionista io do il meglio con tutti.”
Qual è stato il tuo approccio in Italia? Hai fatto tanti gol anche rispetto agli attaccanti della Roma. Iturbe ha fatto due reti…
“Ho già risposto, stavo bene alla Fiorentina, ho passato un bel periodo e sono qui per continuare e raggiungere nuovi obiettivi con la Roma.”
Come mai lei non è arrivato nel gennaio scorso?
“Forse è meglio chiedere a Sabatini, non a me.”