Dopo l’apertura di Franco Baldini (leggi le dichiarazioni), è il tecnico della Roma Luis Enrique a prendere la parola, nella classica conferenza stampa in vista della partita di domani, alle ore 15, allo stadio Olimpico, tra Roma e Fiorentina.
Perché si è arrivati a questo punto?
“(lungo silenzio). Sto pensando. Dal primo giorno che sono arrivato qua, mai ho pensato che cosa avrebbe fatto la mia squadra. Dopo questo percorso, tante giornate, siamo ancora in lotta per qualificarsi alla Champions e vicini all’Europa League. Gli allenatori si giudicano per i risultati. Mancano cinque giornate, Vediamo che succede”.
Questa involuzione come se la spiega?
“Questo è il calcio. Succede. Anche dopo anni. Vedo l’identità di questa squadra. Non solo quando vince, anche quando perde. So che succede, è difficile spiegarlo. Facciamo arrabbiare i nostri tifosi. Per questo siamo delusi. Non ho mai nascosto le mie responsabilità”.
La squadra fa fatica a metabolizzare alcune tue decisioni?
“Sono convinto che quello che ho fatto è la cosa giusta. Totti è il giocatore più rappresentativo di questa squadra. Totti purtroppo ha 35 anni e non giocherà fino a 50 anni. Magari fosse così. Il futuro della Roma è senza Francesco in campo. Forse sarà in panchina o farà il presidente. E sarebbe importante. Penso che sia ancora il calciatore più importante, di riferimento”.
Conferma che vuole restare per molti anni?
“Non si sa mai nel calcio. Ho scherzato. Sono l’allenatore di una grande società. Ho avuto il rispetto dei tifosi e della società. Tranquilli che non resterò per cinque anni”.
Cosa si sente di dire ai tifosi?
“Ho sbagliato in tutto. Al cento per cento”.
La posizione di Pjanic?
“Pjanic è un trequartista. Abbiamo cercato di farlo giocare in campo. Con la Juventus abbiamo schierato due punte più un trequartista. Forse andare sotto di due gol dopo otto minuti, ha fatto vedere altre cose. Siamo stati puniti chiaramente”.
Baldini le ha dato massima fiducia. Lei farebbe lo stesso al suo posto?
“Io la penso così. Ho detto che ho sbagliato tutto. Mi prendo le mie responsabilità. Quello che devo dire a Baldini lo farò di persona. Rispetto i tifosi, non alcuni di voi. Ho sbagliato in tutto. Ho un profondo rispetto per questa società. Il messaggio è essere orgogliosi del nostro lavoro”.
Il suo gioco è adatto al campionato italiano?
“Credo che sia totalmente adatto. Ho visto la squadra giocare bene a calcio. Ci sono differenze tra il calcio italiano e quello europeo. Il giorno che la società non ha più fiducia in me, o che i giocatori non mi seguiranno o che i tifosi in generale non mi vorranno più, io andrò via. Non andrò via se verrò criticato da voi giornalisti”.
La Roma ha perso male a Torino con la Juventus.
“E’ sempre spiacevole perdere così. Noi soffriamo. La Fiorentina è la cosa più importante per noi adesso. Capisco che la sconfitta fa male. I tifosi sono arrabbiati, devono mostrare il loro disappunto. Dà fastidio. Il giorno seguente ho fatto un allenamento con i ragazzi. Possiamo lottare”.
C’è differenza tra le prestazioni all’Olimpico e in trasferta.
“Ad inizio stagione era il contrario. Adesso in casa facciamo buoni risultati. In trasferta facciamo tantissima fatica. E’ strano da spiegare. L’approccio è stato sempre lo stesso”.
Manca la personalità a questa squadra?
“Mancano solo cinque giornate alla fine e sapremo quale sarà il voto per la squadra e per l’allenatore. Non parlo male della mia squadra”.
Ha individuato il problema della squadra?
“Ogni volta che c’è una sconfitta, noi rivediamo più volte la partita. Quando mancano cinque partite, non posso dire quali sono i problemi”.
Oltre a metterci la faccia, quali sono le conseguenze sul suo futuro?
“Ti rispondo tra cinque settimane”.
FINE