Dal Fulvio Bernardini di Trigoria la conferenza stampa integrale di Luis Enrique, alla vigilia della sfida contro il Cagliari.
Un giudizio su Marquinho. Che tipo di giocatore è?
“Pensiamo che possa essere un calciatore che possa aggiungere una qualità diversa alla squadra. Interessante. E’ sempre difficile a gennaio prendere un calciatore straniero. Deve adattarsi. Abbiamo visto delle qualità importanti per rinforzare la squadra. Senza fretta”.
Sulla partita col Bologna. Cosa non è andato?
“Io non parlo mai di un passo indietro. E’ stata una partita diversa nel primo tempo. Il Bologna ha pressato benissimo e noi non abbiamo saputo rispondere. E’ importante che i giocatori riconoscano le situazioni. Nel secondo tempo è andata meglio. Il gol è un errore individuale. Ma per me questi sono errori di tutta la squadra perché possono capitare a tutti. Ho visto la squadra continuare a giocare dopo lo svantaggio. Non eravamo al meglio. Il pareggio è stato giusto. Poteva anche uscirci una sconfitta”.
Juan e Taddei hanno parlato di alcune difficoltà della squadra. Pensa di modificare qualcosa?
“L’idea è la stessa. Non cambio. Sono d’accordo con Juan. E’ un sistema di rischio. Dobbiamo avere il pallone sulla metà campo dell’avversario. Per questo sono stato preso. I calciatori lo sanno. E’ rischioso, ma non cambio. Dobbiamo lavorare su ogni situazione. Ci alleniamo per questo. I calciatori devono riconoscere queste situazioni”.
Sul Cagliari. Sarà a centrocampo la sfida nevralgica?
“Gioca col 4-3-1-2. Hanno un centrocampo di grande livello. Dobbiamo fare una buona partita. Vedremo se le soluzioni saranno quelle giuste. Mi aspetto una partita rischiosa”.
Cosa manca a Bojan in questo momento?
“Quanti anni ha? Ventuno. Non è il momento di parlare di un giocatore. Ci sono alti e bassi. Parliamo di come migliorare la squadra. Bojan è come il resto dei calciatori. Io cerco di farli rendere al massimo. Ho piena fiducia in tutti i calciatori, anche i giovanissimi”.
Il ruolo di Marquinho?
“E’ interessante perché può giocare come interno, trequartista, terzino e punta. Dobbiamo conoscere il suo vero livello. Ha queste qualità, è diverso e può essere interessante per noi”.
E’ un anno di transizione o la Roma è obbligata a fare bene subito?
“E’ una domanda per la società. Loro devono dire cosa vogliono da mister. Io voglio vincere ogni partita. Alla fine della stagione valuteremo cosa avremo fatto di buono o meno”.
Cosa non ha funzionato con Pizarro?
“Non è mancato niente. Se voglio che resti? Se sta negoziando con un’altra squadra qualcosa vorrà dire. Se ho qualcosa che non mi piace, glielo dico in faccia. Il mio lavoro è scegliere. E’ brutto lasciare fuori un giocatore, ma non ho nessuna lamentela contro Pizarro. Si è sempre comportato in modo ottimo”.
Pjanic e De Rossi come stanno?
“Non lo so. Oggi non sono ancora arrivati i calciatori. Daniele sta molto meglio. Il suo è un problema diverso che dura da qualche anno. Ieri Pjanic si è allenato bene ma non voglio rischiare”.
FINE