Pagine Romaniste (Da Trigoria, F.Biafora) – Alla vigilia del match di campionato contro il Bologna, il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Queste le sue parole:
Il Bologna non ha ancora segnato un gol. Che partita si aspetta?
Tocco ferro prima di tutto (ride). Detto questo penso che sia una partita insidiosa. Il Bologna è una squadra che in questo momento non ha ottenuto risultati ma è quadrata e compatta, ha tenuto testa all’Inter per gran parte della partita. Noi dobbiamo andare lì cercando la vittoria, sapendo che quando si va a giocare contro squadre che lottano per la salvezza è sempre una partita dura e va approcciata con una mentalità veramente determinata.
Pastore come sta?
E’ disponibile, devo ancora decidere se può giocare.
In primavera si erano viste cose formidabili da questa squadra, quella di settembre non è neanche una lontana parente. Che cosa è successo?
Credo che tutte le analisi sono corrette e quello che stai dicendo è vero, che siamo lontani parenti, ma possiamo sempre tornare. Dal mio punto di vista deve scattare qualcosa dentro di noi, ritrovare quel fuoco che vi assicuro che io ho e sono veramente determinato in questo senso. Questa squadra deve ritrovarlo il prima possibile, e siccome io sono a capo di tutto ciò, devo far tirare fuori tutto dai giocatori, a partire da domenica che è una partita in cui dobbiamo dimostrare di esserci. La gente da noi vuole quello prima di tutto ed è giusto che lo pretenda. Dobbiamo dimostrare di essere squadra determinata e cattiva. Credo che siano delle cose che non possiamo non avere per scendere in campo e questo è fondamentale. Ci vorrebbe un’intera conferenza per risponderti. Mi fermo a quello che ti sto dicendo perché credo che sia la cosa più importante.
La tribuna di Kluivert a Madrid era un segnale? Lo ha recepito? Può giocare contro il Bologna?
Quando hai tantissimi giocatori qualcuno in tribuna lo devi lasciare, non posso portarne 42 in panchina. Ci sono 18 posti disponibili e qualcuno deve andare in tribuna. Per quanto riguarda Kluivert poteva anche essere o meno un segnale ma domani giocherà titolare. Questa è la dimostrazione che anche chi va in tribuna la domenica può giocare titolare perché ora abbiamo bisogno di tutti e dobbiamo dare forza a tutta la squadra. Kluivert sarà titolare domani.
Ci sarà spazio per Luca Pellegrini?
Ci potrebbe essere spazio per tanti calciatori che possono giocare in quel ruolo, lui sarebbe un debuttante. Sicuramente Kolarov in una di queste gare riposerà, ne ha bisogno per l’età e per i tanti impegni che abbiamo.
Il segnale Zaniolo è stato recepito dal gruppo? Potrà rigiocare?
Potrebbe anche esordire in Serie A, la mia scelta non era solo un segnale, lui ha qualità importanti. Ovvio che non era una partita facile e quando fai una scelta del genere o passi per coraggioso per puntini, puntini, puntini. Questo è l’ultimo dei miei pensieri perché tutto quello che faccio è per il bene della Roma e credo di indossare questa maglia e la porterò con grande onore fino alla fine, in tutte le scelte che farò. Questo è il messaggio che voglio mandare a chi critica per costruire e a chi critica per distruggere, non accetto le offese. Accetto l’ironia, hanno fatto un quadretto molto simpatico con “l’allenatore nel pallone” che ci stava tutto e tante altre cose che mi posso star simpatiche, non le offese nella critica. Sono molto molto arrabbiato per quello che uno sente, ma è una rabbia giusta, la voglio trasferire nel modo positivo, non me la metto dentro e finisce lì. Tutti quanti dobbiamo dimostrare di non essere quelli di inizio stagione.
Si può allenare la testa? In che modo?
Sì, anche la vostra si può allenare. Se uno ascolta, se uno si tappa le orecchie fa fatica. Quando c’è disponibilità a capire certe cose si può migliorare. A volte si possono mandare anche messaggi sbagliati, io non sono la verità assoluta ma qualcosina di calcio capisco, entrare nella testa è fondamentale, specialmente in questo momento, è il lavoro principale da fare ora. Se per adesso ci sono riuscito pochino, non lo so, ci devo riuscire da ora in poi.
A che punto è la crescita di Olsen?
Con il Chievo Olsen non è stato molto impegnato, anzi più da noi che dagli altri. Detto questo, ha fatto un’ottima prestazione e sono contento per lui. al di là delle prestazioni, è il classico ragazzo che ha grande disponibilità, vuole dimostrare che tutto quello che si è detto prima e i pregiudizi non sono giusti. Questo deve continuare perché alla prossima aìmagari si parlerà in maniera differente. Mi auguro che questo gli dia forza per continuare quello che sta facendo. Sta facendo un grande lavoro, nonostante non conosca bene la lingua e il campionato.
In alcuni interpreti importanti la condizione fisica è deficitaria. Non è un problema di condizione?
Adesso ognuno di noi tira fuori un problema, adesso se apro il telefonino e chiedo a qualcuno mi arrivano 150 risposte. Io devo trovare le soluzioni. Voi su i dati ve li andati a guardare o magari ve li fate dare da qualche preparatore. Io ho fatto una riunione con tutta la squadra, magari parlo più con alcuni e meno con altri, anche se avete scritto che l’ho fatta con alcuni senatori. Se io faccio uno scatto ma parto un’attimo dopo, io lo scatto l’ho fatto. Serve l’attenzione nella partita, il viverla, l’essere pessimisti che significa pensare a rimediare l’errore del compagno, invece noi pensiamo che uno la risolve. Questa è una corsa che non determina. Questa squadra corre male o non in maniera costruttiva o che quando recupera palla ne sbaglia tante, ma corre. Se uno ti ascolta ti ascolta, se uno vuole capire capisce. Io lo posso dimostrare con i risultati e con il campo e portando a casa i punti.
Come si spiega il calo di rendimento dei senatori? Ci può dire qualcosa sul Bologna?
Tutti quanti dobbiamo ritrovare una condizione generale, non solo i più grandi. Ovviamente mi aspetto un po’ di più da tutti, dall’insieme. L’anno scorso avevamo una grande compattezza di squadra e la sensazione che c’è ora è che sembra venuta meno. Questa è una cosa giusta da pensare e per questo ho parlato di fuoco dentro, di difendere ed attaccare insieme. Serve il concetto di squadra, al di là dalle qualità individuali, non si può prescindere dal lavorare insieme e noi dobbiamo lavorare ancora meglio insieme. Voglio da tutti e pretendo da tutti qualcosina in più ed è il discorso principale. Il Bologna è una squadra che nell’ultimo periodo ha giocato 352 e che quando è andata in svantaggio si è messa con il 4-3-3. È una squadra che tende a difendersi compatta, difficile da scardinare, però noi dobbiamo essere bravi a non avere fretta, ad affrontare una partita contro una squadra che vorrà ripartire forte contro di noi. Noi dobbiamo creargli delle grandi difficoltà, dobbiamo dimostrare di essere una squadra forte, come è stato anche in passato fuori casa dove andavamo a fare la partita e avvincere, anche a Bologna.
Si può riproporre lo stesso centrocampo di Madrid?
Io penso che abbiamo dimostrato e lo hanno dimostrato anche questi ragazzi, che la mia idea di calcio ha portato ottimi risultati. Quando succede questo, specialmente qui, viene fuori di tutto. Io sono convinto che questi ragazzi credono ancora di più a quello che stiamo facendo. Normale che le scelte che ho fatto siano legate ad una situazione tattica. Non posso pretendere da Nzonzi che faccia la mezzala a tutto campo che mi vada sugli esterni e che mi vada a fare il cross. Doveva farlo con caratteristiche differenti, era una sorta di 4231 in fase offensiva mentre quando difendevamo ci doveva essere un altro posizionamento. Questo non ha sortito gli effetti sperati anche perché il Real ha vinto 13 partite di fila all’esordio in casa in Champions e ha dimostrato di avere qualcosa in più, non solo della Roma. Anche io volevo qualcosina in più dalla mia squadra. Abbiamo dimostrato di esser inferiori, non si può legare solo a determinate situazioni di gioco. Se non abbiamo quella determinazione in più si fa fatica con tutti, la dobbiamo ritrovare il prima possibile.
Quali sono le sue impressioni su Schick? Sarebbe pronto a rilanciarlo domani?
Partiamo dal presupposto che qui abbiamo bisogno di tutti. Patrik poteva fare meglio, così come tanti altri calciatori, non dobbiamo guardare solo Patrik. Però è come nei momenti di difficoltà o quelli brutti: i ragazzi vanno sostenuti . Poi saranno giudicati. Ora però va sostenuto ancora di più. Ogni volta ci ripetiamo che ha grandissimi mezzi ma anche lui deve dare molto di più e farsi aiutare. Ha qualità tecniche importanti e non solo, abbiamo bisogno di Patrik Schick, non possiamo fare tutte le partite della stagione con Dzeko.