Ormai Bojan Krkic è perfettamente compenetrato nel progetto Roma: l’attaccante, pur non essendo titolare inamovibile nell’undici di quel Luis Enrique che l’ha voluto all’ombra del Cupolone, non vuole sentir parlare di tornare a Barcellona. Il suo presente e il suo futuro sono a forti tinte giallorosse, ancor più nella settimana in cui, grazie al gol contro il Novara, si è elevato ad eroe di una serata che sembrava stregata: “Il mio Barca è giallorosso e per la Roma darò tutto, non penso al passato – sottolinea l’attaccante catalano – mi sento un privilegiato a giocare qui, con questi tifosi incredibili“.
“SERVONO UNITA’ E FIDUCIA” – “Non avevo mai vissuto nulla di simile – spiega l’ex blaugrana – la squadra farà bene, molto bene. C’è la possibilità di fare una buona stagione: quando si perde non si devono fare drammi e quando si vince non si deve parlare di scudetto. E’ iniziato un processo: dobbiamo restare uniti, tranquilli e avere fiducia; alla fine vedremo dove possiamo arrivare perché credo che abbiamo grandi prospettive davanti. È un errore paragonarci al Barcellona o a qualsiasi altra squadra: noi siamo la Roma, abbiamo il nostro stile e dobbiamo trovare la nostra strada. Vogliamo arrivare il più in alto possibile con questa squadra, con questi giocatori, con la filosofia di gioco del nostro allenatore“.
“TOTTI UOMO CHIAVE, ARRIVEREMO IN ALTO” – Grandi potenzialità e la serenità giusta per crescere insieme alla squadra, questo è quanto evidenzia Bojan ai microfoni, e il ragazzo non dimentica di sottolineare l’importanza di Francesco Totti, bandiera giallorossa, nel nuovo progetto: “Francesco è un elemento chiave per questo progetto, dentro e fuori dal campo – riconosce lo spagnolo – con Totti vicino, miglioriamo tutti. Abbiamo grande voglia di raggiungere qualcosa d’importante. L’obiettivo più alto ovviamente è lo scudetto, poi c’è la qualificazione in Champions, altrimenti un posto in Europa League. Siamo tutti qui per tramutare questi sogni in realtà: l’importante è procedere partita dopo partita. Per raggiungere certi obiettivi dobbiamo lavorare molto e concentrarci giorno dopo giorno“.
“LE SCONFITTE? CALI DI ATTENZIONE” – La concentrazione è un concetto su cui il ventunenne torna spesso: “Abbiamo perso contro squadre forti, ma non perché siamo inferiori – insiste Bojan – stiamo iniziando un progetto e quello che ci è mancato nelle partite perse è stata l’attenzione ai dettagli. Io cerco di dare il massimo negli allenamenti, per dimostrare di essere un giocatore importante ai miei compagni, all’allenatore e ai tifosi. Non mi sento né titolare né riserva, ma ho sempre avuto fiducia in me stesso“.
“DI GUARDIOLA NON PARLO PIU” – Il discorso Barcellona, con Bojan, torna necessariamente in ballo, per il suo passato e per un presente in cui troppe volte si è cercato di vedere del blaugrana nella Roma di Luis Enrique. L’attaccante, però, si sente su un altro pianeta, forte dell’ottimo rapporto con l’allenatore giallorosso, a fronte di quello burrascoso con Guardiola: “Non so cosa gli direi se lo avessi davanti, ora sono un giocatore della Roma e non del Barcellona – taglia corto lo spagnolo – non so se ci sono similitudini tra lui e Luis Enrique. Ogni persona ha il suo modo di interagire, ma di Guardiola non voglio più parlare. Luis Enrique è una persona diretta, con grande personalità e che mantiene lo stesso rapporto con tutti i giocatori“.
Repubblica.it