Conference League, comunicato Feyenoord: “Nessuna possibilità di ricorso per la vendita dei biglietti. L’89% è stato acquistato da albanesi”

Non finisce la diatriba tra Feyenoord e Uefa. Dopo la denuncia di ieri del club olandese sul mancato avviso dall’Uefa rispetto alla vendita dei biglietti in finale di Conference League, la società ha emesso un nuovo comunicato per descrivere le comunicazioni con la stessa Uefa e sulla suddisione dei tagliandi:

“La UEFA si è messa in contatto col Feyenoord questa mattina. Nel colloquio, la federazione europea si è scusata per il fatto che ieri sul sito web dell’UEFA l’orario di inizio della vendita degli 8.500 biglietti disponibili c’era scritto fosse alle 14, mentre sarebbe dovuto essere alle 12. Di conseguenza, ieri i tifosi olandesi non hanno potuto prender parte alla vendita, successivamente il Feyenoord si è subito rivolto all’UEFA per lamentarsi di quanto accaduto e chiedere di rifare da capo la procedura di vendita. Quest’ultimo, tuttavia, non è un problema dell’associazione europea e il Feyenoord non ravvede alcuna possibilità di poterlo far valere dopo essersi confrontato con esperti sull’argomento.  Durante l’incontro con il Feyenoord, l’UEFA ha fatto sapere che non informare i club coinvolti sulla data e l’ora di inizio della vendita degli 8.500 biglietti in questo caso è una procedura permanente e consapevole, perché questa fase di vendita è principalmente rivolta al paese ospitante e ai suoi abitanti. Secondo la UEFA, è quanto successo, perché alla fine l’89% dei biglietti è andato ad acquirenti albanesi e l’11% ad acquirenti da un totale di altri 20 paesi, viene fatto sapere al Feyenoord. Ciò significherebbe quindi che i tifosi dell’AS Roma, a differenza di quelli del Feyenoord, sono riusciti ad acquistare i biglietti in massa”.

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