Il Messaggero (A. Angeloni) – Contro l’Udinese, Paulo è tornato a mostrare il suo lato più bello: il senso del gol. Con questo giocatore qui, Mou è più tranquillo, perché sa che poche squadre possono vantare due attaccanti come i suoi. Ma questo giocatore qui, fino a ora, lo ha visto poco. L’intesa tra Dybala e Lukaku sta spiccando il volo proprio ora. C’è stato un vuoto in mezzo, Paulo non ha inciso come avrebbe voluto e come José si aspettava e, forse, pretendeva. I suoi alti e bassi non hanno aiutato la Roma, con quello all’Udinese, sono solo tre le reti realizzate in questa stagione. Un trend che non si specchia con le sue qualità, né con il rendimento della passata stagione.
Mou lo vuole così, con la faccia da bambino arrabbiato. Che zittisce tutti: e l’altra sera lo ha fatto, ha inviato messaggi a chi lo ha incolpato di aver organizzato una festa (ma non risulta) dopo una partita della Seleccion contro l’Uruguay e pure contro chi a Roma si è messo a criticare troppo squadra e allenatore a cui, come sappiamo, è molto legato. A Ginevra ci sarà, perché la Roma ha bisogno di segnare tanti gol se vuole sperare nel primo posto nel girone. Ma l’obiettivo vero è la Champions, un traguardo che poi faciliterebbe le conferme dei big, proprio come Paulo.