Corriere della Sera (S.Agresti) – È un derby per stranieri. Forse normale nel calcio di oggi, molto meno scontato per le sfide tra Lazio e Roma, nelle quali gli italiani – e perfino la romanità – sono sempre stati considerati un valore.
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C’erano una volta, nemmeno troppo tempo fa, Totti e Di Canio. Domani sera solo il giallorosso Pellegrini avrà scritto sulla carta d’identità: nato a Roma. E appena altri cinque calciatori saranno italiani: Acerbi, Lazzari e Immobile da una parte; Spinazzola e Mancini, oltre al vicecapitano, dall’altra.
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La Lazio ormai da tempo ha preso la strada del mercato estero. Anche negli ultimi quattro derby i biancocelesti “fatti in casa” erano pochi. La Roma, al contrario, ha sempre avuto una forte connotazione azzurra: nei due derby della scorsa stagione Fonseca ha giocato con cinque italiani, mentre nel campionato precedente Di Francesco ne ha schierati una volta quattro e l’altra addirittura sei.