Marco Cassetti, ex giocatore giallorosso e attualmente collaboratore di Fabregas, in occasione della sfida in programma domani al Senigallia tra Como e Roma ha raccontato della sfida, per lui dal sapore speciale, al podcast Serie A Preview, disponibile sul sito ufficiale del club giallorosso. Queste le sue dichiarazioni:

Come sta andando l’esperienza a Como?
“Molto bene. L’anno scorso abbiamo fatto un grande campionato ed è arrivata questa promozione dopo tanti anni. Quest’anno siamo partiti così così: avremmo meritato qualche punto in più, ma evidentemente abbiamo fatto degli errori. Ci stiamo lavorando per ridurli al minimo e raggiungere un traguardo che sarebbe importante”.

Il Como è una squadra orientata a fare la partita, indipendentemente dall’avversario.
“La filosofia è ben chiara. Poi se è giusto o sbagliato lo diremo a fine stagione. Ma siamo partiti con questa idea e la stiamo riproponendo in Serie A. A volte avremmo meritato qualche punto in più; gli episodi cambiano il risultato e la percezione di quello che si è fatto in campo. Noi continuiamo con questa idea. I ragazzi sono ben disposti. Devono solo ritrovare la risalita, quel momento fatto di due o tre risultati positivi che possono riportare entusiasmo”.

Al gol nel derby ci hai fatto perdere la voce!
“È stato il quindicesimo anniversario qualche giorno fa!”.

Hai sempre detto che portavi questa cosa in giro per la città.
“Tutt’ora, a distanza di anni. Penso che sia bello essere ricordati per una cosa così importante”.

Eravate un bel gruppo. In quella Roma c’era un’unione di intenti.
“Quella squadra cambiava poco col passare degli anni, manteneva una struttura ben consolidata. Ci siamo tolti tante soddisfazioni. Magari non tante quante ne meritavamo, ma giocavamo un bel calcio che ci ha portati a essere ricordati con tanto affetto”.

Tutti i gol passano in secondo piano rispetto a quello del derby.
“Resta qualcosa di indimenticabile, ha un valore diverso”.

Come hai vissuto Roma come città e tifoseria?
“La città ti trascina, ti impone di far bene, anche nei momenti di difficoltà. È una città calorosa, fedele alla squadra e che può dare una mano in tantissimi momenti”.

A proposito di questo, anche la Roma ha avuto risultati non brillanti. Ora stanno cambiando con Ranieri. Come l’hai vista da fuori?
“Ci sono state parecchie vicissitudini. Ora è arrivato Ranieri, un allenatore con grandissima esperienza che ha a cuore la squadra. Sta trovando risultati che possono dare quella fiducia, quella serenità per affrontare le gare successive con un piglio diverso. La Roma ha investito, ha preso Dovbyk dal Girona, Soulé che si è distinto al Frosinone. Poi ha giocatori di esperienza come Hummels e Hermoso, Koné in mezzo al campo. Ed è rimasto il nucleo storico che può dare una mano ai nuovi. Hanno sofferto all’inizio, ora sembrano una squadra in ripresa. Domenica saprò dire come sta!”.

Una considerazione su Nico Paz, che sta facendo molto bene? E sulla partita?
“Sarà una partita tosta, noi siamo bisognosi di punti e anche la Roma. I giallorossi vogliono tornare a competere nelle zone a cui sono abituati, spero che sia una bella partita. Nico Paz sta facendo molto bene, è un ragazzo molto giovane con una buona mentalità e non si sta adagiando su quello che sta facendo. Ha tanto lavoro da fare. Parte da una base molto buona e ha tanto margine di miglioramento. Ci dà una grossa mano in tante situazioni: lui viene dal Real Madrid, abbiamo fatto un investimento importante e sta ripagando”.