Il comitato “Difendiamo Tor di Valle dal cemento” contro lo Stadio della Roma

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Cittadini sul piede di guerra, al Torrino e a Tor di Valle, contro la costruzione del nuovo stadio della Roma. Dopo le iniziative analoghe di Italia Nostra e LabUr, stamattina anche tre rappresentanti del comitato “Difendiamo Tor di Valle dal cemento” hanno presentato, presso la stazione dei carabinieri di viale Oceano Indiano, un esposto indirizzato alla procura della Repubblica di Roma. Il comitato contesta la dichiarazione di pubblico interesse contenuta nella proposta di delibera approvata dalla Giunta Capitolina lo scorso 4 settembre e chiede di verificare “se all’interno della procedura e dei provvedimenti in essere si sia incorsi in illeciti e violazioni in danno della Pubblica Amministrazione e dei cittadini di Roma, con lo scopo, e in modo fraudolento, di assicurare enormi vantaggi economici“.

Ai cittadini, soprattutto, non piace il ‘Business park’ con tre grattacieli, che dovrà essere costruito accanto al nuovo impianto sportivo. “In questa circostanza – si legge nell’esposto – si permette al privato di rientrare dei capitali investiti in opere pubbliche attraverso la possibilità di edificazioni con premialità di ulteriori cubature, in aree di piano regolatore generale del Comune di Roma contestualmente si procederà al superameno dei vincoli ambientali sull’area e alla deroga del piano regolatore. A ulteriore svantaggio per i cittadini, il Comune non introiterebbe nemmeno gli oneri derivanti dai diritti edificatori“.

L’area strettamente dedicata allo stadio della Roma, secondo lo studio di fattibilità presentato dalla Eurnova di Luca Parnasi, sarebbe di un settimo appena rispetto a tutta la superficie interessata dall’opera: “Lo stadio privato – spiega l’esposto – prevede un consumo di suolo per circa 49 mila metri quadrati comprensivi di servizi e usi commerciali. La vicenda urbanistica interessata, per giustificare l’equilibrio economico, appare invece essere di ulteriori 336 mila metri quadrati (il cosiddetto Business park, che appunto non è strettamente funzionale alla fruibilità dello stadio)“.

Agli esponenti di “Difendiamo Tor di Valle dal cemento“, costituitosi un paio di mesi fa, non convincono neanche gli interventi sulla viabilità e le infrastrutture, che comunque sarebbero a carico di Eurnova. Nel frattempo oggi, a partire dalle 13.30, quattro rappresentati del comitato incontreranno il presidente della Commissione Mobilità Annamaria Cesaretti Proietti ed esponenti di C.a.l.m.a., il Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa. Proprio la Commissione Mobilità, oltre a quelle di Ambiente e Sport, non ha ancora dato l’ok al progetto dello stadio di Tor di Valle.

romapost.it (A.Stabile)

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