Il Tempo (M.Cirulli) – Continua il braccio di ferro tra Roma e Chelsea per Romelu Lukaku. La dirigenza giallorossa è in costante contatto con la controparte dei Blues e con l’entourage del giocatore per consegnare a Mourinho un centravanti che aumenterebbe il livello del reparto offensivo dei giallorossi, orfano di Abraham e con Belotti e il nuovo arrivato Azmoun che tuttavia sarà ai box fino al termine della sosta per le nazionali.
Accantonata l’idea dell’obbligo di riscatto, Tiago Pinto sta cercando di chiudere la trattativa utilizzando la formula del prestito oneroso. Le cifre per i 12 mesi nella Capitale dovrebbero essere simili a quelle che il Chelsea – che nel frattempo continua a far allenare il calciatore con l’Under 21 – ha concesso all’Inter nella scorsa stagione, quando Lukaku tornò in nerazzurro per 7,8 milioni di euro sempre in prestito secco oneroso, e più vicine ai 5 milioni. Va inoltre risolto il nodo relativo all’ingaggio del calciatore, che al Chelsea percepisce 12 milioni di euro netti, con le due mensilità di luglio e agosto già pagate dai Blues. La Roma vorrebbe convincere il club inglese a versare parte dello stipendio percepito dal belga, arrivando così a spendere tra i 7 e gli 8 milioni di ingaggio, potendo inoltre usufruire degli sgravi fiscali inerenti al decreto crescita. Così il club capitolino potrebbe rientrare negli stretti paletti del “settlement agreement” firmato con la UEFA.
Una trattativa incessante, iniziata lo scorso venerdì, quando il General Manager Tiago Pinto e il vicepresidente Ryan Friedkin sono partiti dalla Capitale in direzione Londra – così come già successo per Mourinho e per Abraham – per cercare di accelerate e concludere il trasferimento di Lukaku alla Roma, che ritroverebbe Mourinho per la terza volta in carriera dopo le esperienze al Chelsea e al Manchester United. I rapporti tra lo Special One e Big Roma al Chelsea non furono rosei: il centravanti, infatti, collezinò solamente tre presenze, sbagliando un rigore contro il Bayern Monaco in Supercoppa Europea che gli costo il posto e la successiva cessione all’Everton. I due si ritrovarono nel 2017 nei Red Devils, quando in una stagione e mezza – Mourinho venne esonerato nel corso del campionato successivo, nel dicembre del 2018 – il centravanti belga realizzò grazie allo Special One 73 presenze e 33 gol in tutte le competizioni.
Servirà ancora un po’ di pazienza alla tifoseria giallorossa, che non vede l’ora di accogliere l’ennesimo «colpo grosso» dei Friedkin, che in tre anni sono riusciti a portare nella Capitale prima José Mourinho, poi Paulo Dybala e ora il possibile sogno chiamato «Big Roma». Sarebbe un lieto fine per una faticosa sessione di mercato alla costante ricerca di un centravanti dopo l’infortunio di Abraham all’ultima giornata di campionato che lo terrà fuori almeno fino a marzo, olte alla situazione legata e Marcos Leonardo, per il quale si continua a lavorare in vista del prossimo mercato invernale e l’arrivo in prestito con diritto di riscatto di Azmoun dopo il dietrofront su Zapata. Nel frattempo, la Roma continua a lavorare per consegnare a Mourinho il sostituto di Roger Ibanez, soprattutto in vista dell’assenza di N’Dicka nei mesi invernali a causa della Coppa d’Africa