La Repubblica (M. Juric) – A distanza di 24 ore da quel “vediamo, non lo so” pronunciato da Mourinho parlando del proprio futuro, gli ha fatto eco il general manager Tiago Pinto, intervenuto ieri pomeriggio sul palco del Social Football Summit: “Il rinnovo del mio contratto è la cosa meno importante. Ne parliamo internamente. Oggi comanda la parte economica ed è importante trovare il bilanciamento tra i club ed i paletti interni di Lega e Uefa. Questo sta cambiando molto il nostro lavoro”.
Diventato prettamente finanziario, fatto di medaglie al valore (economico): “Negli ultimi tre anni ho dovuto cercare l’equilibrio tra le richieste del tecnico e le nostre capacità finanziarie. Ma considerando la rosa che abbiamo ereditato, fare in tre sessioni estive più di 150 milioni di euro con la vendita dei calciatori, credo sia un buon risultato”.
Parla con cognizione di causa Pinto, ben consapevole che la sua candidatura per il prossimo triennio romanista, si debba basare soprattutto sui risultati economici portati a casa dal giorno del suo arrivo: “Ognuno giudica come vuole, ma io avevo un grande compito: lasciare la Roma meglio di come l’ho trovata. Finanziariamente non c’è dubbio e continuando così in due anni sarà molto meglio”. Sostenibilità e valorizzazione, il nuovo corso che vorrà intraprendere la Roma. In attesa che Friedkin decida timoniere e comandante.