Corriere dello Sport (R. Maida) – Una delle sciocchezze più urticanti che si possono raccontare a proposito da Claudio Ranieri, è che conosca soltanto un sistema di gioco. “Ecco, ora arriva e ripristina il 4-4-2″. Nel Cagliari dello scorso campionato, concluso con una salvezza tribolata, Ranieri ha utilizzato 17 volte su 38 la difesa a tre. E anche quando ha scelto la linea a quattro, ha modificato lo schieramento e la strategia a seconda dei giocatori a disposizione e degli avversari da ostacolare.

Dategli un po’ di tempo per capire nel dettaglio problemi e soluzioni a Trigoria. E dopo il primo difficilissimo trittico che lo attende, con le trasferte in casa del Napoli e del Tottenham e il nuovo esordio all’Olimpico contro l’Atalanta, troverà la fisionomia più idonea per la squadra. Ranieri parla molto ai giocatori, ne vuole conoscere sensazioni e desideri, per scegliere non solo in base a uno schema da lavagna ma anche ai momenti psicofisici di ognuno di loro. Probabilmente ha già in testa gli undici ideali, che potrebbe sistemare in campo indifferentemente con due diversi sistemi difensivi. Per esempio Mancini potrebbe scalare facilmente a destra, come terzino bloccato, se il rientro di Saelemaekers gli suggerirà di giocare con due linee di fascia coperte.

In ogni caso non vedremo più Dybala in versione podista. Ne beneficerà, soprattutto quando avrà la palla tra i piedi. Ed è molto probabile che Hummels, finalmente, venga trattato da vicecampione d’Europa. Titolare da subito, se starà bene. E’ “un professore”, come l’ha definito il compagno Mancini, che potrebbe aiutare la squadra ad acquisire impermeabilità e sicurezze. N’Dicka quindi potrebbe essere spostato sul centrosinistra oppure, in caso di difesa a quattro, fare coppia con il totem tedesco.

Foto: [Richard Heathcote] via: [Getty Images]