La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Avete presente i partiti di lotta e governo? Ecco, Jordan Veretout e Manuel Locatelli potrebbero incarnare perfettamente il paradigma di chi è chiamato al movimentismo come alla gestione. Se lo juventino ha più nelle sue corde la ricerca delle linee di passaggio e dell’assist vincente, non dimentica certo come segnare. Di altra pasta, invece, è il romanista.
Da lui ci si può aspettare corsa continua, il raddoppio asfissiante così come l’inserimento vincente. Non è un caso, infatti, che sono già 22 le reti segnate in maglia giallorossa, di cui addirittura 11 nella scorsa stagione. Anche quest’anno è partito bene, tanto che il bilancio porta un bel 4 sulla casella dei gol. Per questo ieri ha detto orgoglioso: “L’anno scorso non abbiamo vinto contro le grandi squadre, spero che quest’anno faremo di più. Abbiamo un allenatore come Mourinho che ha vinto quasi tutto, ci dà la mentalità per imporci in tutte le partite. Pian piano entrerà nella nostra testa per dirci che è importante vincere una partita come quella contro la Juve“. Locatelli sarà chiamato agli straordinari vista l’emergenza che affligge il reparto. Paura? Nessuna, anche se il “crash test” in mediana con Veretout è roba per spiriti forti.