I cinguettii di lady Garcia: “Tifate solo quando si vince”. In risposta ironie e critiche

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«Poteva andare peggio». Se il sabato sera è stato da dimenticare per i romanisti, la domenica (Napoli a parte) ha restituito un po’ di serenità: la Juve non è scappata a 9 punti, l’infortunio di Iturbe è sì serio, ma l’argentino tra un mese e mezzo sarà di nuovo a disposizione e martedì già si torna in campo. Tempo per recriminare non ce n’è, ma ce n’è stato abbastanza sabato notte quando, tra Twitter e Facebook (e radio) nell’occhio del ciclone sono finiti Garcia e i giocatori.

RIDATECI LA ROMA Tutti presi di mira, gli ex rimpianti (e Benatia ha puntualmente condiviso i messaggi) e i canali ufficiali della società riempiti di commenti di romanisti sfiduciati. La squadra è stata accusata di avere poco carattere e poco fiato, colpa di una preparazione «che va bene, forse, per la squadra di calcetto di mio padre» e in molti hanno chiesto «di riavere la Roma dell’autunno, grazie» e non si sono stupiti che sia stato Totti il giocatore costretto ad uscire dopo l’espulsione di Manolas: «Ha bisogno di una squadra che corra».

GARCIA E SIGNORA L’atmosfera nell’ambiente è di fuoco e a pagarne le conseguenze è stata anche la compagna del tecnico, Francesca Brienza, che subito dopo la partita ha twittato: «C’è chi ama la Roma, chi dice di amarla e chi la ama sempre. Tifare solo quando va tutto bene non è amore, è vanto. Vanto e basta». Le sue parole hanno trovato solidarietà, ma non sono piaciute a molti tifosi. Tra i commenti più riferibili: «Saremo liberi di essere arrabbiati o dovemo fa’ finta de niente?», le ha chiesto un utente, mentre un altro la invitava «a farla finita, pure quest’anno non vinciamo niente e Garcia faceva bene a stare zitto! Così ci prende in giro tutta Italia». La giornalista di Roma Tv ha poi provato a chiudere la polemica: «Arrabbiarsi è giusto e lecito. Ma certi commenti dei tifosi dalla “memoria corta” (stessa espressione usata da Garcia in conferenza, ndr) mettono tanta tristezza. Comunque mi riferivo a chi insulta sui social, non a chi va allo stadio con sacrificio. Protestare è lecito». E sul filo dell’ironia il botta e risposta del giorno con questo scambio di tweet: «Dopo Roma-Empoli sono spariti i giallorossi, dopo Cesena-Lazio i laziali, a Roma sono rimasti solo i vigili». Risposta: «Sei proprio sicuro?».

La Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli

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