Il Messaggero (U. Trani) – Occhi sgranati, anche quelli di Totti, davanti allo schianto. Il pubblico, freddato più dal comportamento dei giocatori in campo che dal gelo di gennaio, nemmeno ha la forza di bocciare la prestazione. Qualche fischio, sì. Ma è più rumoroso il silenzio dell’Olimpico.
La Roma che fa di nuovo scena muta, ancora ko in campionato. Già 9 sconfitte in appena 21 partite, flop autentico e preoccupante. Le immagini mettono angoscia. I giocatori giallorossi che, accennato il saluto alla Sud, camminano a testa bassa verso le scalette degli spogliatoi. Umiliati e ridimensionati. Senza personalità. Con loro, Mourinho. Vanno via da perdenti. Da dilettanti. Sono fuori dal torneo all’inizio del nuovo anno. Altro che sogno Champions. Non si sa nemmeno se, la prossima stagione, sarà possibile tornare in Conference League, la competizione di consolazione. Vita, comunque, da provinciale e non da big.
Lo Special One partecipa in prima persona al corto circuito. La Juventus vince 4-3, ma nemmeno Allegri, squalificato e agitato in tribuna, sa spiegarsi come ha fatto. In 7 minuti, subito dopo la metà della ripresa, ha ribaltato lo svantaggio di due reti. La Roma sul 3-1 è andata in tilt. Improvvisamente è uscita di scena. Come al solito gaffe dei singoli. È appena successo, giovedì a San Siro.