“Sospeso” è la parola che più compare nei palinsesti delle televisioni, più di coronavirus. In attesa di conoscere i risvolti economici dovuti all’assenza di sport, le televisioni cercano di riorganizzarsi e propongono gare virtuali, si pesca in archivio, si ripropongono vecchie partite, interviste datate. Le trasmissioni stanno andando in onda in forma ridotta o vengono addirittura cancellate. Si è andati avanti finché è stato possibile, con collegamenti smart e presenze in studio limitate, oggi si arranca. Sky ripropone il mondiale della Nazionale di Lippi, con la cavalcata che nel 2006 ha portato alla finale di Berlino, ma anche le vecchie Champions League, come quella vinta dal Milan nel 2007. Resta poco del palinsesto sportivo, ma prima o poi riaccenderemo tutto, come prima. Lo scrive Alessandro Angeloni de Il Messaggero.