La sfida di giovedì sera contro il Chievo sarà un’ulteriore prova da superare per la Roma di Garcia, non soltanto per consolidare il primato in classifica, ma anche per infrangere un altro grande tabù, quello di perdere punti nelle gare contro le ultime in classifica.
La Roma storicamente ha gettato via partite già vinte sulla carta e addirittura titoli di Campione d’Italia per non essersi dimostrata incisiva contro le ultimissime.
Tra i precedenti non ci si può scordare di quel Roma-Lecce del 20 aprile 1986, terminato 2-3, risultato che consegnò lo scudetto direttamente nelle mani della Juventus, dopo che la squadra di Eriksson era stata protagonista di una superba rimonta nei confronti dei bianconeri.
Poi lo scudetto lanciato al vento nel 2002, a causa di quel pareggio per 2-2 contro il Venezia fuori casa. Se la Roma di Capello non avesse lasciato lì quei due punti, avrebbe bissato il tricolore vinto l’anno prima (stagione 2000-2001).
E ancora il 19 aprile 2008, i giallorossi non vanno oltre l’1-1 contro il fanalino di coda Livorno, delusione che fu accompagnata anche dall’infortunio di Francesco Totti. In quell’occasione infatti, il Capitano si lesionò il crociato anteriore e fu costretto a saltare il finale di stagione.