Chierico: «Spero che la Roma vendichi quella finale. De Rossi? Solo i grandi uomini si prendono certe responsabilità»

Odoacre Chierico, calciatore campione d’Italia con la Roma e finalista di Champions League nel 1984, ha parlato al Corriere dello Sport rievocando alcuni momenti e episodi decisivi di quella sfortunata finale col Liverpool. Queste le sue dichiarazioni:

«A distanza di 34 anni ci accorgiamo quanto è stato difficile per la Roma disputare quella finale, sono passati tanti campioni, ma dopo quella maledetta notte la Roma non è più riuscita ad arrivare a quei livelli. Doveva andare così, anche se il destino ci aveva permesso di giocare nella nostra città. Pruzzo, nel curarsi troppo con la alimentazione e per la tensione di quella sera ebbe un malore intestinale. La partita rimase sul piano di equilibrio, poche occasioni da entrambe le parti, il Liverpool fece molto possesso palla. Con il passare dei minuti subentrò un po’ di timore. Liedholm diede disposizioni precise il giorno prima. Poi dalla prima lista perdemmo anche Pruzzo e Cerezo, che fu costretto a uscire durante i supplementari per i crampi. Toninho non era uno che si tirava indietro, se lasciò il campo signfiica che non ne aveva più. C’era chi voleva tirare il rigore e chi no. Io sono rimasto in silenzio, sapevo di essere il quinto rigorista. Purtroppo Falcao non se la sentì, lo disse a Liedholm. Bruno Conti e Graziani non erano rigoristi, ma si presero la responsabilità.Graziani aveva già sbagliato i rigori con il Torino contro la Roma nelle finali di Coppa Italia. Eravamo in silenzio in mezzo al campo. Uniti e stavamo pregando. Conti e Graziani sono stati due grandi uomini, ma non me la sento di criticare Falcao. Ora ci ritroviamo di nuovo dopo tanti anni contro il Liverpool e spero che la Roma dopo questa impresa con il Barcellona possa vendicarci. Grobbelaar cercò di innervosirci con atteggiamenti indisponenti. Ma gli inglesi, dopo aver sbagliato il primo rigore, tirarono tutti gli altri sotto al sette, Franco non poté fare niente. Un rigore più è pesante e più è facile sbagliarlo. Penso a De Rossi e penso alla grande responsabilità che si è preso contro il Barcellona. Solo i grandi uomini lo fanno».

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