Chi risale e chi riscende: Kluivert vede la luce, Schick torna al buio

Se è vero che Ranieri deve fare il farmacista per tutti gli infortuni che continuano a decimare la rosa della Roma, lo è altrettanto che con due giocatori in particolare, Schick e Kluivert, deve fare il vero e proprio psicologo. Con il primo il lavoro da fare sembra ancora lungo, mentre con il secondo il percorso appare più lineare. Con l’olandese il tecnico riesce a parlare in inglese senza filtri e gli ha fatto capire da subito che avrebbe puntato su di lui; dal cambio in panchina l’ex Ajax è sempre sceso in campo. Contro la Fiorentina ha realizzato entrambi gli assist e dal suo allenatore sono arrivate parole al miele: “Mi fido di lui, anche se acerbo è veloce e fa buoni cross“. È decisamente meno di buonumore Schick. Il suo mental coach pubblica le foto delle loro videochiamate su FaceTime, ma per ora i risultati non sembrano così incoraggianti. Contro la Sampdoria a Marassi però potrebbe toccare a lui dal primo minuto in luogo di Dzeko, non al meglio. Magari nello stadio in cui si è fatto conoscere un paio d’anni fa riuscirà a mettere da parte la timidezza che finora ha frenato la sua esperienza romana. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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