La Gazzetta dello Sport (S. Vernazza) – Juve quasi in Champions, Roma sempre in corsa per l’Europa a cinque stelle. L’1-1 dell’Olimpico dice e non dice, non risolve. La Juve ha scelto la strategia del passettino, quarto pareggio di fila, a conservare il vantaggio e il terzo posto, complice il fatto che alle sue spalle nessuno corre più, Atalanta a parte.
De Rossi ha raccolto quel che ha seminato con lo studio degli avversari e il rimescolamento di alcune sue carte. Il piano è riuscito. La prima grande occasione romanista. Cross di Angelino dalla corsia mancina e colpo di testa di Kristensen a planare sulla parte alta della traversa. Malevola coincidenza con il legno colpito da Lukaku contro il Bayer sullo 0-0. Il gol dell’1-0 ha preso forma come De Rossi forse si immaginava, perché è stato generato dall’ammasso di qualità a destra: Baldanzi prima e Dybala poi hanno triturato Danilo e Bremer, tiro di Cristante, respinta goffa e corta di Gatti su Lukaku che a due passi dalla porta ha messo dentro e ha centrato la tombola delle 300 reti in squadre di club.