La Repubblica (F.Ferrazza) – Tutto rinviato al 5 dicembre, tra due settimane. Calici e champagne dovranno aspettare, la Roma è stata battuta per 2-0 dall’Atletico, frenando la sua corsa in Champions e rimandando la qualificazione agli ottavi. Se ne riparlerà nell’ultima sfida interna contro il Qarabag. L’ultima del girone, all’Olimpico, quella che i giallorossi non potranno sbagliare, mettendo il sigillo su un cammino europeo insperato, vissuto a sorpresa da protagonisti. La gara contro gli azeri si incastonerà in un periodo inteso di appuntamenti per la Roma, immersa all’interno di un calendario che – senza la sosta natalizia – la costringerà a giocare ben 9 gare in 38 giorni. A cominciare da domenica, contro il Genoa. Seconda trasferta consecutiva, dopo quella di Madrid, con i giallorossi che, rientrati in nottata, sabato si trasferiranno in Liguria per affrontare il Genoa. E dovrebbe farcela a recuperare Florenzi, che ha saltato la sfida di Champions per precauzione, bloccato dal fastidio al ginocchio destro avvertito durante il derby. Al posto dell’esterno è ieri sera sceso in campo Bruno Peres, mentre in campionato dovrebbe farsi da parte proprio a favore di Alessandro.
Difficile, invece, fare previsioni per quanto riguarda la questione Schick. L’attaccante, arrivato sul gong finale dello scorso mercato estivo, ancora non riesce a lavorare con continuità, alternando un programma specifico su di lui disegnato, a qualche allenamento in gruppo. Di Francesco ha recentemente parlato di una non meglio precisata fibrosi, alla quale si aggiungerebbe la paura di rifarsi male, di non essere ancora al meglio per rischiare andando in campo. Magari Schick potrebbe essere più pronto contro la Spal, in campionato, in programma venerdì prossimo all’Olimpico. Le occasioni, volendo, non mancano certo, visto che la Roma a dicembre avrà, oltre alla Champions col Qarabag, la coppa Italia (il 14 dicembre contro un’avversaria ancora da definire), passando per il big match di Torino con la Juve, il 23 dicembre. È fiducioso il ds Monchi, per quanto riguarda il cammino della squadra giallorossa, convinto che le scelte fatte siano quelle giuste. E anche ieri sera ha ribadito: «Quando ero a Siviglia abbiamo seguito per due anni Di Francesco. Io guardo tutto ciò che penso possa essere interessante nel panorama calcistico internazionale, e il suo percorso al Sassuolo lo era, e lo ha portato a raggiungere l’Europa League».
Si svolgerà intanto questa mattina la partita in memoria di Sara Di Pietrantonio, e di tutte le donne vittime di femminicidio, presso la scuola calcio di Francesco Totti, alla Longarina (Via Luigi Pernier 92, ad Ostia). E proprio Totti darà il calcio d’inizio, guardando poi da fuori sfidarsi personaggi dello spettacolo, dello sport e magistrati. Presente anche Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, per quello che è un evento che si incastona in una serie di iniziative per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.