Stekelenburg, Pjanic e Dodò. Molto del futuro della Roma gira intorno a questi tre nomi (oltre ovviamente a quello di Daniele De Rossi). Stekelenburg perché il suo rapporto con Trigoria sembra sempre più controverso; Pjanic perché è il centrocampista più forte della Roma degli ultimi dieci anni (Emerson a parte) ma non è poi sicuro che resterà da queste parti e Dodò perché in casa giallorossa preoccupa (e non poco) un po’ tutti e se non dovesse decollare entro un mese, allora bisognerebbe davvero tornare sul mercato.
Le spine Dei tre, chiaramente, Dodò non è in uscita, gli altri due — per motivi diversi — potrebbero esserlo, anche se prima di vendere un talento come Pjanic a Trigoria ci penseranno su almeno dieci volte. È chiaro, però, che se Zeman dovesse restare al suo posto (cosa che la Roma, ovviamente, si augura, perché vorrebbe dire epilogo positivo della stagione), la convivenza con il bosniaco allora diventerebbe davvero difficile da gestire. Differente il discorso per Stekelenburg (ancora out anche questa settimana, oramai siamo ad un mese dalla sua ultima apparizione, in quel di Parma), anche se piazzarlo a gennaio sarà difficile. Il rapporto tra il portiere olandese e la Roma, comunque, sembra destinato ad esaurirsi a fine stagione. Nel frattempo, però, il problema vero è Dodò. «Va a momenti, a volte bene, altre si ferma per problemi non legati al vecchio infortunio», ha detto sabato scorso Zeman in conferenza stampa. Se Dodò non decolla, alla Roma servirà un terzino.
Esterni Ieri si sono fatti i nomi degli italiani Cassani (Fiorentina) e Zambelli (Brescia), entrambi non reali (per motivi diversi). Un esterno invece che piace davvero è Wallace (Fluminense, ha firmato da poco per il Chelsea). Il d.s. spera di averlo in prestito per la prossima stagione, anche se la soluzione non convince davvero nessuno. Altro nome sul taccuino di Sabatini è quello di Bruno Peres dell’Audax São Paulo, in prestito al Santos (che entro giugno può acquistarne il 70% a circa 350mila euro). Spinge, ha giocato in un 3-5-2 ed all’inizio era la 3a scelta. Altri nomi? Marcos Rocha (Atletico Mineiro) e Bruno (Fluminense). Su tutti, però, c’è un problema, il loro status da extracomunitario, il che li rende buoni eventualmente per giugno.
Altri obiettivi Tra i tanti nomi sul taccuino della Roma c’è anche quello di Douglas, difensore centrale del Twente in scadenza del contratto e naturalizzato olandese. E poi Filip Jankovic, estroso centrocampista serbo della Stella Rossa, solo 18 anni, ma sembra un futuro d’oro davanti a sé. E poi Osvaldo, attaccante esterno del San Paolo, che però ne detiene solo il 50% del cartellino (pagato due milioni, l’altra metà è degli arabi dell’Al-Ahli). Ha un contratto fino al 2015, un ingaggio di circa 400mila euro. Potrebbe essere davvero un’idea, dovesse trovare un passaporto comunitario. Che, in Brasile, non è impresa difficilissima.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese